giovedì 1 aprile 2010

Speranza, consapevolezza e rabbia.

Prima la speranza, poi la consapevolezza, infine la rabbia.

Queste sono le reazioni che hanno suscitato in me queste elezioni.

Prima la speranza.
Perchè pensavo che in molti fossero rinsaviti ed avessero ripreso consapevolezza della loro situazione nei confronti del governo attuale, che nulla o pochissimo ha fatto per noi cittadini.
Ho creduto che tutti i fatti saltati fuori negli ultimi tempi avrebbero potuto risvegliare le coscienze.

Poi la consapevolezza.
Ma non è successo, tutto si è svolto secondo gli standard della non logica e della abnegazione totale nei confronti di personaggi che non meritano la nostra fiducia.
Non siamo pronti a reagire? Abbiamo bisogno di chi ci conduca per mano e decida per noi?
Non siamo noi stessi in grado di amministrarci o pretendere di essere amministrati secondo le regole della democrazia, che è l'arte di governare la società?
Abbiamo dimenticato di essere un popolo fiero del nostro passato di cultura e dominio ideologico?
Abbiamo dimenticato di essere stati i fondatori del "diritto romano" che è la base da cui attingono tutte le giurisprudenze del mondo?
Siamo diventati marionette nelle mani di chi abusa del potere rendendoci schiavi in barba alla democrazia?

Infine la rabbia.
Non so darmene una ragione, sono incazzata, delusa.
Non penso di meritare di essere amministrata da gente inetta, incapace, impreparata, e tornacontista.
Sono stanca di dover pagare tasse e non avere nulla in cambio in termini di servizi, sono stanca di dover dare la mia preferenza di voto ad un simbolo che non mi rappresenta, sono stanca di dover fare buon viso a cattivo gioco.
Voglio una vita più a dimensione d'uomo, voglio un futuro per i miei figli e per i figli dei miei figli.

Voglio vivere in democrazia!


2 commenti:

  1. C'E'UNA SOLA SPIEGAZIONE: L'INETTITUDINE DELLA CLASSE POLITICA DIRIGENTE DEL PD, NESSUNO ESCLUSO.

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  2. buongiorno, Cettina!

    ti auguro di poter passare un paio di festivi giorni in allegria con i tuoi cari, e per questo breve periodo dimenticar in che italietta viviamo.

    un augurio ovviamente uguale per l'amico Luigi!

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