lunedì 21 giugno 2010

'Sotto Scacco': il film sulle stragi di mafia e la nascita di Forza Italia

La nostra prima produzione video verrà presentata a Palermo da Padellaro, Travaglio, Lillo, Gumpel e Borsellino.

L'appuntamento è per martedì 22 giugno, lo stesso giorno in cui debutterà Il Fatto online.

Ci siamo. Martedì 22 giugno a Palermo presentiamo la prima produzione video del Fatto Quotidiano, realizzata insieme alla Blond. Il film si chiama “Sotto scacco” ed è la storia delle stragi di mafia e della trattativa che ne è seguita, da Capaci alla pax mafiosa, passando per la nascita di Forza Italia. Dura due ore ed è preceduto da una lunga introduzione storica di Marco Travaglio. Alla presentazione di Palermo, che si terrà alle 21 in un luogo magico che sembra un set di Montalbano, la tonnara Kursaal, saranno presenti gli autori, Marco Lillo e Udo Gumpel, e poi il nostro direttore Antonio Padellaro, Marco Travaglio e Salvatore Borsellino. Il 22 giugno è però come sapete il giorno del lancio del nuovo sito internet del Fatto Quotidiano. E a Palermo speriamo di avere sul palco anche il direttore del Fatto online Peter Gomez. Alla tonnara Kursaal il 22 giugno saranno mostrati ampi estratti del dvd, che sarà in edicola giovedì 24 giugno ed è composto idealmente di due parti. La prima si occupa dell’attacco allo Stato e della contemporanea trattativa tra Cosa nostra e le istituzioni. La seconda si addentra nei misteri della nascita di Forza Italia e della cosiddetta pax mafiosa caratterizzata dalla latitanza indisturbata del boss Bernardo Provenzano.

Per realizzare il film insieme al collega Udo Gumpel, corrispondente in Italia della tv privata tedesca Ntv-Rtl e autore con
Ferruccio Pinotti del libro “L’unto del Signore”, abbiamo girato l’Italia per tre mesi. Oltre a una mezza dozzina di incontri con il testimone privilegiato della trattativa, Massimo Ciancimino, abbiamo intervistato per più di quattro ore il collaboratore di giustizia Gaspare Mutolo, che ci ha parlato dei suoi incontri con Paolo Borsellino, del progetto di sequestro a Silvio Berlusconi nel 1973 e di quello che gli disse Vittorio Mangano sul suo effettivo ruolo nella villa di Arcore. Nel documentario sono confluite anche le vecchie immagini degli insegnamenti di Paolo Borsellino alle scuole e ai boy scout e quelle di Giovanni Falcone nel film di Marcelle Padovani “La solitudine del giudice Falcone”. E poi le testimonianze dei protagonisti di quella stagione, dal collaboratore di giustizia Maurizio Avola (che partecipò alla preparazione delle stragi e che è stato intervistato in carcere dal collega Roberto Gugliotta) fino al giudice Ayala. Molto ampio è lo spazio dedicato alle parole forti del procuratore Pier Luigi Vigna sulla strategia politica di Cosa Nostra al momento della nascita di Forza Italia.

La seconda parte del documentario analizza il rapporto tra la mafia e il gruppo politico-imprenditoriale di
Dell’Utri e Berlusconi attraverso testimonianze e intercettazioni emerse nel processo Dell’Utri. L’uscita del dvd è fissata per il 24 giugno, data della camera di consiglio della Corte di appello che dovrà decidere se confermare la condanna a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa a carico di Dell’Utri.

Il documentario include la requisitoria del procuratore generale
Antonino Gatto, la testimonianza del pentito Gaspare Spatuzza, la difesa appassionata dell’imputato e dell’avvocato Alessandro Sammarco. A prescindere dall’esito giudiziario, grazie al Fatto Quotidiano, sarà possibile vedere le immagini del processo più importante degli ultimi anni, ignorate dai media. Le accuse di Filippo Alberto Rapisarda (impressionante la sua testimonianza inedita del 1998 sugli inizi del Cavaliere); i rapporti di Berlusconi con il fattore Vittorio Mangano e quelli del senatore Dell’Utri con i fratelli Graviano sono sviscerati come mai è stato fatto in tv. Un ampio capitolo è dedicato poi all’informativa della Dia che riporta le accuse di un confidente sugli incontri milanesi tra i Graviano e Marcello Dell’Utri. Mediante un lavoro investigativo, basato su visure e sentenze, gli autori sviluppano lo spunto della Dia e raggiungono sorprendenti scoperte. Infine, nel dvd si potranno rivedere le immagini originali delle stragi del 1993 (che restituiscono dopo anni di oblio la dimensione dell’attacco allo Stato) e le testimonianze dei parenti delle vittime, a partire da quella commovente dello zio di Nadia e Caterina Nencioni, le due bambine uccise nel crollo della torre dei Pulci a Firenze nel maggio1993.

Per la prima volta sarà possibile vedere una narrazione televisiva che unisce sequenze di fatti finora separati da un muro invalicabile: le stragi e l’evoluzione politica di quegli anni. Il tema del ruolo della mafia nelle origini della cosiddetta seconda repubblica sarà trattato per la prima volta da Il Fatto e dal corrispondente di una tv tedesca, a dimostrazione dell’esistenza - a 18 anni di distanza - di un vero e proprio tabù televisivo, che doveva essere abbattuto.

La realizzazione del documentario è stata una corsa contro il tempo. Le interviste ai magistrati, le riprese delle udienze, le intercettazioni telefoniche e le informative della Dia che ne costituiscono una parte importante saranno vietate dopo l’entrata in vigore della legge Bavaglio. Una ragione in più per girarlo e per proiettarlo al più presto.


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