giovedì 25 novembre 2010

Può esistere una filosofia materialista? - di Viviana Vivarelli


La Levi Montalcini, che è una scienziata materialista, ha detto una volta che il pensiero è un epifenomeno (cioè un prodotto secondario) del cervello, così come il sudore è un prodotto secondario della pelle. Ha senso questa affermazione?

Il primo punto, che può essere convalidato da uno scienziato atomico, è che la materia non esiste. Se la esamini con la fisica nucleare arrivi a particelle subatomiche prive di massa, peso, visibilità e materia. Nessuno ha mai visto un elettrone, si ipotizza che esista perché in una camera a bolle il suo passaggio viene registrato come un’onda. A livello nucleare la materia scompare, abbiamo solo un movimento .Per uno scienziato nucleare la materia è energia esattamente come il pensiero. Possiamo dire al massimo che esiste energia addensata e visibile e non addensata e invisibile. Ma questo è il pensiero induista che distingue energia grossolana da energia sottile.
E’ assurdo dire che non esiste un pensiero a sé stante ma esiste solo il cervello.
Il cervello è uno strumento come lo è il telefono, noi ‘usiamo’ il telefono, ma non ‘siamo ‘ il telefono? ‘Usiamo un’auto, ma non ‘siamo’ un’auto.
Allo stesso modo ‘usiamo’ il cervello, non ‘siamo’ il cervello.
Un infartuato muore sul tavolo operatorio, la sua mente ‘si stacca’ dal corpo e vede dall’alto se stesso, la stanza, i medici, può perfino passare nella stanza accanto, vede sopra gli armadi o sul tetto.
Io sono svenuta per la rottura di un menisco e la mia mente è saltata fuori dal corpo e ha visto la scena dall’alto, non sentivo più dolore, vedevo il mio corpo steso a terra con gli occhi chiusi, la gente che accorreva, qualcuno che cercava di farmi rinvenire. Poi sono tornata dentro.

Di queste esperienze di mente staccata dal corpo ne ho avute moltissime per 29 anni. Ora non più. Pertanto posso dire, ma l’asserzione vale solo nell’ambito della mia esperienza, che la mia mente sta ‘usando’ il mio corpo e sta ‘usando’ il mio cervello ma non è la stessa cosa di quelli. Io so che può esistere fuori del corpo, così come so che io posso esistere anche se scendo di macchina. Posso vedere, sentire, udire, percepire anche fuori dal mio corpo, certo le mie percezioni sono po’ diverse da quelle ordinarie, per es. posso vedere dentro le cose (endoscopia) o come in una cianografia nei minimi dettagli, o solo secondo crete frequenze cromatiche e posso spostarmi in tempo reale da un punto all’altra dello spazio o in strani spazi che non somigliano a questo.
Per tutto questo affermo che la Montalcini ha detto una boiata. Ma, ovviamente, ciò vale all’interno di una sicurezza che mi proviene da una esperienza allargata. Se uno non ha mai conosciuto una tale esperienza, ha diritto di affermare anche, se gli va, che tutto è ed è solo materia. Io ho il mio pieno diritti di contestarlo, ma non glielo posso dimostrare.

http://masadaweb.org/2010/11/25/masada-n%C2%B0-1226-26-11-2010-la-speranza-nel-buio/



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