venerdì 19 marzo 2010

RECUPERATI I MANIFESTI "NUCLEARI" DI BERLUSCONI!

Il nucleare vince sull'amore e sull'odio.


Ciao Concetta,

un increscioso contrattempo deve avere obbligato il PDL a usare dei manifesti errati per la convocazione della manifestazione di domani, 20 marzo, in Piazza San Giovanni a Roma. Forse un errore di stampa. Un sorridente Silvio Berlusconi, infatti, annuncia che sul palco della piazza romana sottoscriverà insieme ai 13 candidati presidenti “gli impegni comuni a tutte le Regioni”. Si tratta di 6 punti, dal piano casa al verde e alle piste ciclabili. Manca però il settimo impegno, il più importante, ovvero: “Una centrale nucleare a due passi da casa tua”.


Ma Greenpeace ha deciso di porre rimedio a questo errore: ha “scovato” il vero manifesto, quello rimasto chiuso nel cassetto del PDL, e ha deciso di diffonderlo. Un Berlusconi sempre sorridente annuncia che “Il nucleare vince sempre sull’invidia e sull’odio”, e con un vistoso post-it giallo ricorda a tutti – candidati ed elettori – che il vero impegno è quello di favorire la costruzione di nuove centrali nucleari. Il manifesto è stato oggi sistemato in alcuni luoghi simbolo della Capitale: dal Colosseo al Circo Massimo fin sotto al palco di Piazza San Giovanni.

La vera posizione del PDL - è ormai chiaro - è costruire nuovi centrali nucleari in Italia, impedendo ai nuovi Governatori di esprimere la propria opinione. Greenpeace, naturalmente, non resterà a guardare. Il nostro impegno è di continuare a opporci al ritorno del nucleare: una scelta dannosa, costosa e che ci allontana dalla soluzione dei problemi climatici e di indipendenza energetica. E siamo certi che la maggior parte degli Italiani vorrà dimostrare questo orientamento, rifiutando i candidati governatori – di qualsiasi parte politica – che non si schierano apertamente contro l’opzione nucleare.

Se non lo hai già fatto, firma la petizione contro il nucleare sul sito nuclearlifestyle oppure scarica il manifesto e diffondi questo messaggio presso tuttti i tuoi amici che si oppongono al nucleare.

Continua a seguirci. Saluti e a presto!

Andrea Lepore
Responsabile Campagna Nucleare


PS: Come saprai, Greenpeace è indipendente e realizza le sue campagne solo grazie all’aiuto di singole persone come te. Diventa un sostenitore di Greenpeace! Sostieni questa e altre campagne in difesa del pianeta.

19 marzo, S. Giuseppe.




Auguri a tutti i Giuseppe, auguri a tutti i papà.

Auguri a quei papà che stanchi della loro giornata lavorativa, non vedono l'ora di tornare a casa per stare con i propri figli.

Che giocano con loro e, nel frattempo, insegnano loro come affrontare la vita.

Che amano ed insegnano ad amare.


Op. Golem. Intercettazione del 2006: l'ordine dei mafiosi e' votare Berlusconi, Prodi e' ''babbu''






di Rino Giacalone - 18 marzo 2010
Nell’officina di Leonardo Ippolito a Castelvetrano a parlare di tante cose.


Strategie mafiose, l’organizzazione della latitanza del super boss Messina Denaro, ma anche di politica.
Anche i mafiosi se la prendono con i «comunisti». Non è una novità, «comunisti» Matteo Messina Denaro «bolla» così magistrati e politici avversi nei «pizzini» della corrispondenza con l’ex sindaco Tonino Vaccarino, sorprendentemente scoperto nel 2006 essere un infiltrato del Sisde, il servizio segreto civile. In quell’officina nel 2006 gli investigatori grazie alle «cimici» hanno sentito i boss parlare delle imminenti elezioni, e di come fare avere voti «alla lista di Silvio Berlusconi» e che «sono finiti i tempi dei comunisti» la cui vittoria potrebbe (ai mafiosi) «consumarli».
Ascoltati a discutere di politica sono Nanai Ippolito, Tonino Catania, Mommo Casciotta. «I tempi dei Comunisti sono finiti Tonino.....le leggi non sono più come una volta…votiamo giusti!...ce ne possiamo andare dall'Italia se salgono…Prodi… questo babbu ! ci consuma a tutti…votiamo giusto quando sarà».
Sono 24 i profili del boss mafioso latitante Matteo Messina Denaro su Facebook. In molti di questi profili sul più famoso socialnetwork c'è l'ultima fotografia segnaletica del capomafia latitante dal 1993, in altre ancora ci sono dei soldi o un ritratto di Albert Einstein. Sono poi tanti, oltre 200 gli «amicì» del numero uno di Cosa nostra, molti dei quali stranieri. In alcune pagine si leggono commenti, «incitazioni», su alcuni profili poi non mancano alcune informazioni circa il «datore di lavoro», Cosa Nostra, o la «posizione», leader. Oltre alle pagine personali anche alcuni gruppi. Su Facebook circola protesta per queste pagine e questi gruppi che però restano non rimosse.
Sembra escluso che il boss latitante usi il social network per veicolare suoi messagi, per questo c’è il sistema tradizionale dei «pizzini» che è quasi per intero svelato tra le pagine dell’operazione antimafia «Golem 2».
La seconda tranche dell’indagine antimafia che ha colpito scompaginandolo il mandamento mafioso di Castelvetrano conferma poi che Matteo Messina Denaro ha un amanuense che scrive i suoi «pizzini», cosa che era già emersa nella prima parte della stessa inchiesta, quella che l’estate dell’anno scorso portò ad una prima serie di arresti, sempre favoreggiatori del boss. Il «pensiero» è invece quello suo, certamente non hanno dubbi gli investigatori, perchè quei «pizzini» dai soggetti finiti arrestati sono stati sempre letti come gli «ordini» del capo mafia latitante dal 1993. Tra le circostanze scoperte quelle che nel momento in cui i fedeli complici di Messina Denaro andavano a prelevare i «pizzini» avevano l’accortezza di spegnere i cellulari, ubbidendo ad altri tassativi ordini del boss: cellulari spenti per evitare di essere individuati, e così in diverse occasioni Salvatore Messina Denaro si muoveva tenendo il cellulare spento. Le indagini sul «servizio postale mafioso» ha portato ad accertare che la consegna dei «pizzini» deve avvenire con precise modalità, e questo avviene da almeno 13 anni. Un servizio puntuale come in una intercettazione viene sentito spiegare da Giovanni Risalvato poche ore prima di una «consegna»: «...io domani mattina li do a chi li devo dare… perché quello domani mattina quando viene non é che gli posso dire aspetta che devo raccogliere le cose… perché ci sono giornata ! orario ! tutte cose puntate ! precise… a millesimo di grammo ! Li' non si puo' "cugghiuniari ! (scherzare ndr)».