mercoledì 7 luglio 2010

Diretta - ultimi aggiornamenti dalla manifestazione degli aquilani a Roma. Scontri con la polizia




La manifestazione dei terremotati de L’Aquila a Roma si è arrestata in piazza Venezia. La polizia ha impedito ai manifestanti di raggiungere Montecitorio con due blindati a bloccare l’accesso e numerosi agenti in tenuta antisommossa. Si sono verificati degli scontri, con gli aquilani che hanno cercato di forzare il blocco e i poliziotti che hanno risposto sferzando violente manganellate.
ore 12:00 – Il corteo riesce ad arrivare nei pressi di Montecitorio ma viene tenuto dietro le transenne.
Alle 11:35 circa le forze dell’ordine hanno caricato i manifestanti: finora si contano due feriti. Raggiunti da colpi di manganelli anche il sindaco de L’Aquila Massimo Cialente e il deputato del Pd Giovanni Lolli.

ore 11:35 – Nuovo blocco delle forze dell’ordine prima di Montecitorio. I manifestanti tentano di passare comunque. nascono tensioni e partono delle manganellate alle persone in testa al corteo!

ore 11:30 – Il corteo riesce ad entrare in Via Del Corso e si dirige verso Montecitorio.

Roma, ore 11:00 – Il corteo dei manifestanti aquilani è stato bloccato dalle forze dell’ordine all’ingresso di Via del Corso. Ci sono stati tentativi di forzare il blocco ma si è rivelato impossibile, anche a causa dei mezzi blindati parcheggiati di traverso.

Il sindaco Cialente e l’assessore Lolli stanno portando i gonfaloni con le insegne cittadine in testa al corteo. L’auspicio è che verrà aperto un varco per lasciar passare i manifestanti, con in testa i rappresentanti comunali.

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L’Assemblea cittadina stringe i tempi per l’organizzazione della manifestazione del 7 luglio a Roma: continuano a pervenire adesioni: sono ormai 40 sui 57 del cratere i Comuni, l’Università dell’Aquila e molte associazioni ed enti culturali (si sono aggiunte alle tante adesioni già rese note anche quelle di : Comitato Provinciale ARCI L’Aquila, Circolo arci Querencia, Arci Servizio Civile L’Aquila, Associazione I Solisti Aquilani – Ente morale, Artisti Aquilani onlus, Associazione Brucaliffo, Associazione culturale Teatrabile).

Varie sollecitazioni e proposte sono emerse nel corso dell’assemblea. Qualcuno ha suggerito di chiedere un incontro ai presidenti dei due rami del parlamento, nel corso della giornata romana, e il deputato Giovanni Lolli si è impegnato, per parte sua, a chiederlo al Presidente della Camera.

A proposito delle annunciate agevolazioni sui mutui, i tecnici del Tavolo economia e tasse precisano come le misure annunciate dal Commissario Chiodi sulla base dell’accordo con l’ABI, rappresentino una nuova presa in giro, per l’assoluta inadeguatezza di fronte alle necessità. Anche sui pagamenti INPS nessuna reale novità è emersa nei recenti annunci (vedi scheda allegata).

La giornata del 7 luglio sarà pertanto un momento importantissimo, ma non certo l’ultimo della mobilitazione cittadina che proseguirà dopo quella data per continuare a perseguire gli obiettivi prefissati: si è parlato di varie forme di disobbedienza civile, a partire dal pagamento delle tasse.

Una serie di altri problemi impellenti sono state portati all’attenzione dell’Assemblea:

1. L’emergenza abitativa con il paventato sgombro della Caserma Campomizzi per far posto agli studenti universitari. L’assemblea ritiene inaccettabile che gli aquilani continuino a essere trasferiti fuori città; chiede al contrario che siano fatti rientrare al più presto tutti gli aquilani ancora fuori. Soprattutto è assolutamente da rifiutare ogni tipo di divisione tra persone egualmente disagiate: divisione tra Aquilani residenti in città e fuori, o tra cittadini e studenti fuori sede.

E’ stata inoltre riproposta un’indagine da parte del Comune sugli appartamenti sfitti, da mettere a disposizione di coloro che sono ancora ospiti di caserme e alberghi.

2. L’emergenza lavoro, con l’intervento di un lavoratore Tecnolabs. Su questo e sulle tante altre emergenze cittadine, continuerà il lavoro dei tavoli e dell’assemblea tutta, col proposito di arrivare a una serie di proposte concrete e iniziative da attuare.

Infine, l’assemblea aderisce alla fiaccolata proposta come di consueto dal Comitato familiari vittime casa dello studente, in memoria di tutte le vittime del sisma. Appuntamento martedì 6 luglio alle ore 18.00 alla villa comunale.

http://www.agoravox.it/Diretta-ultimi-aggiornamenti-dalla.html


Perché mister B. è molto nervoso - Alessandro Giglioli



Per fortuna esiste l’onorevole Giorgio Clelio Stracquadanio: uno che – chissà se per grandi doti caratteriali o per scarse doti intellettuali – dice quasi sempre quello che gli altri berlusconiani pensano ma non osano dire.

Sicché ieri Giorgio Clelio ha spiegato che il nuovo Super Lodo Alfano costituzionale è «la legge più importante della legislatura», con ciò palesando che al suo partito non frega assolutamente nulla degli italiani perché il suo impegno prioritario è salvare le chiappe al premier sotto processo.

Ora, vista la centralità della legge, vale la pena di riordinare le cose in un piccolo bigino che ci potrà essere utile di qui ai prossimi 15 mesi.

1. Al momento il premier scansa i processi con il Legittimo impedimento, che però dura solo fino all’ottobre dell’anno prossimo, poi scade.

2. E’ quindi indispensabile che il Super Lodo Alfano diventi legge costituzionale prima dell’ottobre dell’anno prossimo.

3. E’ tuttavia probabile che il Legittimo impedimento vada al vaglio della Consulta entro il luglio dell’anno prossimo e lì venga bocciato,

4. Per essere sicuri di salvare le suddette al premier, sarebbe quindi meglio (per loro) che il Super Lodo Alfano diventasse legge costituzionale entro il luglio del 2011.

5. Per arrivare a questo risultato, bisogna correre come dei pazzi, perché come noto tra la votazione di un ramo del Parlamento e l’altro devono passare almeno tre mesi (la discussione è appena iniziata in Commissione al Senato).

6. Sul tutto però pende l’incubo del referendum: basta un quinto dei membri di una Camera perché il Super Lodo Alfano diventi oggetto di referendum, dato che con ogni probabilità la modifica della Costituzione non passerà con la maggioranza qualificata.

7. Trattandosi di referendum costituzionale, non c’è bisogno di quorum.

8. Se quindi il Super Lodo Alfano viene fatto passare entro luglio 2011 (per evitare il rischio che il premier si trovi senza scudo nel caso la Consulta faccia cascare il Legittimo impedimento) c’è la non remota probabilità che venga abrogato già nell’ottobre del 2011, cioè tra 15 mesi.

9. Nell’ottobre del 2011, il Legittimo impedimento (anche se la Consulta lo passasse) è comunque appena scaduto.

10. Il risultato è che tra quindici mesi il premier rischia di trovarsi senza uno straccio di scudo e con (almeno) tre processi penali pendenti.

Chiaro adesso perché è così nervoso?


Piovono rane di Alessandro Giglioli.


http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2010/07/07/perche-mister-b-e-molto-nervoso/