domenica 14 novembre 2010

SINISTRE


L'economia che governa le nostre società risulta da una appropriazione indebita del principio umano fondamentale, che è un principio solare di consumo", non solo gli imperativi capitalisti di lavoro, profitto e risparmio sono implicitamente 'innaturali' e vanno contro la natura umana, ma è anche evidente che la critica marxiana del capitalismo attacca solamente il valore di scambio, mentre esalta il valore d'uso e quindi il profitto e la razionalità strumentale, cercando in tal modo "un buon uso dell'economia". Il marxismo è solo una limitata critica piccolo-borghese, solo un passo in più verso la banalizzazione della vita"
JEAN BAUDRILLARD.

C'è uno zoccolo duro di "ANTAGONISTI" che si proclama comunista ,altri che vagheggiano sinistre ideali ,altri ancora che dicono che essere di sinistra è vietato ed inviso ecc ecc

Allora, sì , essere di sinistra è vietato, non dal fascismo imperante ma dalla logica e dai fatti.
Intanto la cruda realtà.
La sinistra non esiste e non da poco tempo.
Un paese che ha i salari più bassi dell'area UE, che ha una precarietà endemica dell'occupazione,uno sfruttamento schiavistico capillare ,un caporalato,una mancanza quasi totale di politiche sociali, appaltate alle famiglie e alla chiesa, che pratica quotidianamente lo stupro ambientale,che ha un livello sempre più risibile di autodeterminazione in senso etico,che ha un sistema oligarchico sindacale assolutamente autoreferenziale e “colluso “ con la cosiddetta classe padronale (usiamo questo termine ormai arcaico), che ha appaltato il controllo di ampie fasce del territorio a signorotti tardo feudali, che ha una classe dirigente inetta e radical chic è un paese che non ha una sinistra per così dire convenzionale.

In questo avvilente deserto dove si è appurato che la sinistra reale non esiste, pensare ad una sinistra ideale è pura fantascienza.
Dove è passato il napalm non cresce più nulla...
Non esiste una classe dirigente di ricambio, non si può rifondare ciò che è stato disintegrato.
Su che principi rifondare una progettualità politica decomposta,come rianimare un cadavere?
Io personalmente non vedrò mai neppure un simulacro, sarò già cenere quando qualcuno tenterà un timido abbozzo e come me la maggior parte di voi.

Vagheggiare un nebbioso e lontano neocomunismo è ancora più delirante
Il comunismo non può più essere funzionale , in una società dove l'industrialismo è esangue e dove non si riesce più a distinguere il nemico.
Capitalismo e comunismo, due stampelle per una società post industriale claudicante.
Non per nulla quando è crollato il blocco sovietico è iniziata la crisi del capitalismo.
Non c'è più un fascismo con un'iconografia ben strutturata da contraltare,non c'è più una prospettiva di crescita illimitata (presupposto cardine delle due visioni del mondo al tempo dei blocchi) ,non c'è un'illimitata disponibilità delle risorse e dei fattori di produzione.
Una dottrina comunista non è assolutamente in grado di dirimere e di sedare gli scontri sociali di una società tardoconsumista.
Il filosofo francese Jean Baudrillard lo scriveva già negli anni settanta.
Il comunismo è solo trastullo verbale fintamente barricadero..

Mauro Maggiora, Genova Commentatore certificato 17.08.10 22:56
Tratto da:
http://www.beppegrillo.it/2010/08/odio_la_sinistra/index.html


Pompei crolla, loro mangiano. - di Emiliano Fittipaldi e Claudio Pappaianni




Invece di occuparsi del patrimonio archeologico, Bondi e Bertolaso hanno speso milioni di euro per 'eventi' e 'progetti' sull'area dei loro amici. E per una visita del premier, che poi ha pure bidonato.

Per Pompei le risorse ci sono, si tratta di saperle spendere", affermava due anni fa Sandro Bondi, annunciando che il 28 ottobre 2008 Berlusconi avrebbe visitato il sito archeologico più famoso del mondo. Chissà se il ministro per i Beni culturali sapeva che per quella visita il commissariato straordinario voluto da lui medesimo stava bruciando un pacco di soldi. "Sessantamila euro per la visita del presidente del Consiglio", recita la voce della contabilità del commissariato, cui vanno aggiunti 11 mila euro per la "pulizia delle aree di visita del Presidente del Consiglio" e 9.600 euro per "l'accoglienza". Giustificazione dell'uscita: promozione culturale. Lavoro e migliaia di euro sperperati, visto che il Cavaliere a Pompei non ci metterà mai piede.

I soldi destinati alla visita del premier non sono gli unici, incredibili "investimenti" che i due commissari straordinari voluti da Bondi (prima il prefetto Renato Profili, poi Marcello Fiori della Protezione civile) hanno autorizzato durante la loro gestione per rilanciare il sito. "L'espresso" ha trovato l'elenco di (quasi) tutte le spese effettuate dalla struttura, denaro che forse sarebbe stato meglio utilizzare nella manutenzione e nel restauro dei templi e delle Domus degli scavi. "Ora è tardi, la scuola dei Gladiatori è crollata e non si può tornare indietro", dice un tecnico che chiede l'anonimato: "È una roba vergognosa, pazzesca, ha ragione il presidente Napolitano".

Tra stipendi da record, consulenze, operazioni di marketing e bizzarrie in odore di Cricca, a Pompei ci hanno mangiato in tanti. La lista comprende di tutto: ci sono 12 mila euro pagati per rimuovere 19 pali della luce; 100 mila per il "potenziamento dell'illuminazione" delle strade esterne al sito; 99 mila finiti a una ditta che ha rifatto "le transenne". Oltre 91 mila euro sono andati a un Centro di ricerche musicali per l'installazione di planofoni (strumenti per la diffusione del suono nello spazio), e 665 euro sono serviti a cambiare le serrature di un punto di ristoro. Quasi 47 mila euro sono serviti per metter in piedi l'evento "Torna la vite"; 185 mila per il progetto PompeiViva: soldi dati alla onlus romana CO2 Crisis Opportunity fondata da Giulia Minoli, figlia di Gianni e Matilde Bernabei, che ha avuto Gianni Letta come testimone di nozze. Lo sposo? Salvo Nastasi, direttore generale del ministero dei Beni culturali. Al piano di valorizzazione è stata chiamata anche Wind: importo previsto, 3,1 milioni di euro.

Le convenzioni, a Pompei, costano caro: 547 mila euro sono stati spesi per un progetto intitolato "Archeologia e Sinestesia" curato dall'Istituto per la diffusione delle Scienze naturali, altri 72 mila sono state dati all'associazione Mecenate 90 (presidente onorario il solito Gianni Letta, presidente Alain Elkann) per un'indagine conoscitiva sul pubblico, e ben 724 mila all'Università di Tor Vergata "per lo sviluppo di tecnologie sostenibili".

Qualche maligno sostiene che ci possa essere un conflitto d'interessi: Fiori, si legge nel suo curriculum, è stato docente universitario del corso "Pianificazione degli interventi per la sicurezza del territorio" proprio a Tor Vergata. Supermarcellino, come lo chiamano gli amici, fedelissimo di Guido Bertolaso, ex vice-capogabinetto di Rutelli, è l'uomo-chiave degli ultimi 18 mesi, l'esperto che afferma di aver speso il 90 per cento dei 79 milioni di euro a disposizione "per la tutela e la messa in sicurezza". Sarà, ma sono molte le spese che stonano. Passi per i 1.668 euro per i nuovi arredi del suo ufficio, ma forse i 1.700 euro per la divisa del suo autista o i 4 mila per la sua "parete attrezzata" poteva risparmiarli. Come i 10 mila per un altro ufficio presso l'Auditorium, i 113 mila per lo spettacolo "Pompei in scena" o i 955 mila per il "progetto multimediale" alla casa di Polibio.

A sei giorni dai crolli, sulle pietre della scuola dei Gladiatori sgambettano tre cani randagi, nonostante la Protezione civile abbia deciso di dare alla Lav ben 102 mila euro per "l'arresto dell'incremento" dei quadrupedi. La città antica è deserta, diluvia. "Stia attento alla pioggia, perché l'acqua qui uccide", raccomanda l'unico guardiano che si incontra in un'ora e mezza di visita. "La colpa di chi è? Dico solo che vedo sprechi, e troppa gente che litiga su cosa fare. E si sa che mentre 'o miedeco sturéa, 'o malato se ne more".