mercoledì 26 gennaio 2011

Ad Arcore festini per educande.


Parola di Carlo Rossella. Ma le intercettazioni e i verbali sul 19 settembre lo smentiscono. Alla serata partecipano 24 ragazze, 6 passarono la notte nella villa. Tm: "Un vero puttanaio"


Ma cos’erano quelle cene ad Arcore, un “puttanaio” o la riedizione in versione berlusconiana del ballo delle debuttanti. Carlo Rossella, cronista di bon-ton e potentissimo presidente di Medusa-Film, nella deposizione rilasciata agli avvocati del premier il 28 ottobre 2010, ricorda quelle serate come la quintessenza della purezza, il festival della noia totale, roba da appisolarsi a tavola. Gli chiedono di ricostruire le date delle cene ad Arcore tra il 2009 e il 2010. “La sera di Natale 2009, e poi una seconda cena in occasione di una partita del Milan nel 2010, e un’altra a fine settembre, l’ultima qualche settimana fa sempre ad Arcore”.

Ha la memoria labile, Rossella, e le date non sono il suo forte. La terza cena è quella del 19 settembre, e anche in quella occasione, giura, non c’erano atteggiamenti delle donne che facessero pensare al sesso e al bunga-bunga. “Le signore erano simpaticamente rispettose e ossequiose nei confronti del Presidente. Non ricordo nessuna che gli desse del tu”. Spogliarelli nella sala discoteca? “Mai”. Sesso? “Mai”. Alcolici? “Pochissimi, coca-cola light, acqua minerale, qualche amaro. L’unico che ha bevuto una vodka sono io”. E Berlusconi, che faceva? “Era molto simpatico e corretto, raccontava le sue esperienze a Parigi, ogni tanto cantava canzoni diAznavour, Trenet, Henry Salvador…”. Ruby? “Il nome non mi dice nulla”.

Allora vale la pena ricostruirla quella serata rileggendo le carte dell’inchiesta della procura di Milano. Le “signore simpaticamente rispettose e ossequiose del Presidente” erano 24. Forse scelte secondo la tipologia tracciata dall’organizzatrice Nicole Minetti (“la zoccola, la sudamericana che viene dalle favelas…”). C’è Lisa, cubana di 25 anni, Iris, brasiliana di 19, Aris, dominicana di 21, insieme ad altre due sue connazionali, e poi un po’ di ragazze dell’Est, le immancabili gemelle De Vivo (quelle di “Silvio ci manchi”), l’onnipresente Minetti. Almeno sei di loro vengono prescelte per passare la nottata ad Arcore. Alcune sono ricompensate. Francesca Cipriani dice a Giovanna Rigato di aver avuto un braccialetto e 2 mila euro. Aris informa Iris Berardi che la mattina dopo ha avuto ancora “una da cinque divisa in due”. Conferma Imma, una delle gemelle napoletane in un sms alla sorella: “Aris ha avuto 6,5”.

La Berardi vuole scrivere una accorata lettera al Cavaliere: “Mantengo tre famiglie con un lavoro precario da 600 euro al mese, mi vergogno a dover chiedere sempre, ma non vorrei mai tornare ad andare a letto con persone che non mi piacciono”. Tra il libro “Cuore” e il mercimonio. Due ragazze che la sera del 19 settembre hanno partecipato alla cena con Rossella, Mora e Fede, parlano dei compensi. Giovanna: “A me non è stato dato niente”. Francesca: “Forse lui si è dimenticato, o forse perché te ne sei andata via prima”. Diana Gonzales al telefono conMarysthelle, è furibonda: “Si sono fermate un sacco di donne (per la notte, ndr) e lo stronzo non mi ha portato nella sua camera”. Fermiamoci un attimo e ridiamo la parola a Rossella: “Non ricordo nessuna (tra le partecipanti alla cena, ndr) che desse del Tu al Presidente”. Se tutte erano “simpaticamente rispettose e ossequiose” nei confronti di Berlusconi, come potevano pensare di spogliarsi davanti a lui? Sms di TM (una delle ragazze ospiti ad Arcore) a una sua amica che le chiedeva giudizi sulla serata del 19 settembre: “Posso solo dirti allucinante”. “Un puttanaio – ripete la ragazza in una telefonata del giorno dopo – certe cose avvengono in maniera disinvolta davanti a tutti. Queste persone lo chiamano amore, tesorino, proprio dei livelli di bassezza totale, una desolazione.

A un certo punto qualcuna ha cominciato a far vedere il culo e da lì la serata è decollata in un susseguirsi di cose volgari. Tutto davanti a tutti, questo butta sù a tavola, mentre si mangiava. Poi ci si è alzati e la cosa è peggiorata in una sala discoteca, lì il degenero più totale”. Ma per rinfrescare la memoria di Carlo Rossella è utile leggere il verbale della stessa TM del 16 novembre 2010. “Vi era un atteggiamento di confidenza tra il presidente e le ragazze, come pure con Fede e Rossella. I canti furono accompagnati da balletti tipo trenino. Dopo la cena sentii dire ad alcune ragazze scendiamo al bunga-bunga, indossavano abiti succinti, ricordo balletti ammiccanti, questa situazione è durata un’ora e mezza. Verso l’1,30 Fede e Rossella sono andati via”. Salutando con un baciamano le donne “simpaticamente rispettose”.



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