martedì 11 gennaio 2011

Le tre ''M'' processuali che incombono sulla testa di Silvio.

Un trittico di procedimenti penali che mette in discussione la durata del Governo Berlusconi

All'interno del Palazzo della Consulta il presidente della Corte Costituzionale Ugo De Siervo ha dichiarato aperta l'udienza sul “legittimo impedimento”, la legge grazie alla quale il premier Silvio Berlusconi potrebbe essere al riparo dalla ripresa dei tre processi a suo carico: Mills, Mediaset e Mediatrade. Sono udienze legate al passato da imprenditore del presidente del Consiglio, che potrebbero mettere in difficoltà la sua posizione politica. Tre processi, tre M che pesano come una spada di Damocle sulla testa del premier Silvio Berlusconi.

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Mills e la lettera-confessione
David Mills (marito di un ministro del governo di Tony Blair) è un avvocato inglese, consulente della Fininvest per la finanza estera inglese, coinvolto nel processo a Silvio Berlusconi per corruzione. Mills aveva scritto una lettera al suo commercialista Bob Drennan, dove dichiarava che Berlusconi aveva versato in nero sul suo conto in Svizzera, tramite il suo dirigente Carlo Bernasconi, 600.000 dollari. Il versamento era dovuto alle testimonianze reticenti rese dinanzi al tribunale di Milano dove, nel processo per corruzione alla Guardia di Finanza e nel processo dei fondi neri di All Iberian, l'avvocato inglese non disse tutto ciò che sapeva. Mills è stato condannato in primo e secondo grado, con prescrizione di una parte della condanna in Cassazione (confermato solo il risarcimento dovuto alla Presidenza del Consiglio dei ministri, parte civile nel processo). Il processo è stato sospeso prima per il Lodo Alfano poi bocciato dalla Corte Costituzionale e, successivamente, a causa della legge sul Legittimo impedimento. Entrambe le leggi sono state approvate durante il Governo Berlusconi IV. Berlusconi è quindi ancora in attesa della sentenza.


Mediaset e i fondi neri
I pm Alfredo Robledo e Fabio De Pasquale, che hanno collezionato 50.000 pagine di atti con rogatorie in dodici paesi, hanno richiesto il rinvio a giudizio per 14 indagati, tra cui il premier Berlusconi, accusato di appropriazione indebita, frode fiscale e falso in bilancio. In questo procedimento si parla di fondi neri. Dall'indagine All Iberian (società dietro cui alcuni testimoni d’accusa hanno sostenuto si celasse la Fininvest e che ebbe inizio il 21 novembre 1996), è nato questo filone d'inchiesta su due società estere collegate alla “Silvio Berlusconi Finanziaria” (società lussemburghese), la Century One e la Universal One. Per l'accusa queste società applicavano un sovrapprezzo sulla compravendita dei diritti di film americani: Mediaset acquistava le pellicole da società offshore, che a loro volta le cedevano ad altre società gemelle. I prezzi dei diritti lievitavano ad ogni passaggio. Lo scarto tra prezzo originale e quello finale permetteva di mettere da parte fondi neri. Berlusconi, secondo l'accusa, avrebbe intascato fondi neri (280 milioni di euro in dollari, lire, franchi francesi e svizzeri e fiorini olandesi) in nero, senza pagarvi le tasse e frodando i propri azionisti (falso in bilancio).


Mediatrade: il filone legato alla Paramount
Il 14 ottobre 2005 la Guardia di Finanza ha perquisito gli uffici della “Mediatrade spa”, controllata dal “Gruppo Berlusconi” che dal febbraio 1999 ha preso il posto di “Mediaset” e la “Maltese Ims” nell'acquisto dei diritti televisivi. La procura avrebbe scoperto massicci trasferimenti di denaro della “Wiltshire Trading” (società intestata a Frank Agrama, uomo di riferimento Fininvest in America) a favore di conti svizzeri di personaggi Mediaset (denominati "Leonardo", "Trattino", "Teleologico", "Litoraneo", "Sorsio", "Clock" e "Pache"). Questo nuovo filone nasce dalla testimonianza di un ex dirigente Paramount Bruce Gordon, che definisce Agrama come «agente di Berlusconi» e «rappresentante Fininvest». Farouk Mohamed Agrama, detto Frank, è considerato l'interfaccia di Daniele Lorenzano (ex capoacquisti di Mediaset) negli USA. Secondo la procura l'accumulazione dei fondi neri sarebbe continuata anche oltre il 1999, fino al 2002 cioè quando Berlusconi era già Presidente del consiglio. Berlusconi e Mills sono accusati di corruzione in atti giudiziari.


http://www.agenziami.it/articolo/7645/Le+tre+++M+++processuali+che+incombono+sulla+testa+di+Silvio/


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