mercoledì 30 marzo 2011

In arrivo 25 mila tonnellate di rifiuti dalla Campania. - Di Grazia La Paglia



Stipulato un accordo tra la Tirrenambiente, che gestisce la discarica di Sant'Andrea in provincia di Messina e la Sapna di Napoli.

È passato poco tempo da quando il governo nazionale aveva dichiarato lo stato di emergenza per la Sicilia a causa del problema rifiuti. Un problema che, ancora oggi, non è di certo del tutto risolto. Ma nonostante ciò in provincia di Messina sono in arrivo ben 25 mila tonnellate di rifiuti provenienti dalla Campania.

Si tratta di una importazione che, trattando rifiuti speciali (non solidi urbani), non ha bisogno di attendere accordi tra organi regionali.

Il passaggio dei rifiuti tra Sicilia e Campania avviene, infatti, grazie ad un accordo stipulato tra la società che gestisce la discarica di Mazzarà Sant'Andrea in provincia di Messina, laTirrenambiente, e l'azienda pubblica Sapna, che gestisce il ciclo di rifiuti a Napoli.

I rifiuti, trattati nei siti di Giugliano e Tufino, già dallo scorso gennaio viaggiano per la Sicilia e si pensa che il trasporto si completerà entro i primi giorni di aprile.

Un carico di 25 mila tonnellate non è per niente indifferente eppure la Regione, di questa inondazione di rifiuti campani nelle terre siciliane, non ne sapeva nulla. Giosuè Marino, assessore all'energia e ai rifiuti, ha così disposto un'ispezione e Franco Piro, dirigente del Pd, reputa assurda e paradossale che questa importazione avvenga in una regione dove le discariche sono già sature con i rifiuti che produce da se.

L'amministratore delegato della Tirrenambiente Pino Innocenti, però, vanta le capienza della sua discarica, sostenendo che la quantità di 25 mila tonnellate non è poi così esagerata se si pensa che, in totale, il sito può raccogliere un milione e 700 mila tonnellate. E poi, sempre secondo l'amministratore Innocenti, si tratta di materiale poco nocivo per l'ambiente.

Se la Campania potrà tirare un sospiro di sollievo poiché libera da una grossa quantità di rifiuti, a farne le spese sarà la Sicilia che si apre a questa iniziativa “non per business, ma in ossequio al principio di solidarietà” come sottolinea lo stesso Innocenti.

Il timore è che ci siano altri siti della Sicilia che assorbano rifiuti provenienti da altre regioni, per questo si avvieranno delle verifiche dove sarà coinvolta anche la stessa amministrazione provinciale di Messina.

http://www.iquadernidelora.it/articolo.php?id=99



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