sabato 9 aprile 2011

Elucubrazioni mentali pensando alla politica.


Mi sono spesso chiesta, ultimamente, a chi avrei dato, in piena coscienza e con soddisfazione, il mio consenso elettorale.
Premetto che sono di sinistra dalla notte dei tempi, lo sono con convinzione ed in antitesi con le convinzioni familiari inculcatemi.
Sono stata prima socialista, lo ammetto, ho votato per Craxi, e me ne sono pentita!
Ma mi sono resa conto che la colpa non era mia per averci creduto, ma di chi si era appropriato dell'ideologia per perseguire i propri sporchi interessi.

Poi ho votato sempre chiunque la sinistra mi proponesse, anche quella estrema, ma poi ho capito che le ideologie restano tali e non vengono mai attuate neanche da chi ritiene di esserne il rappresentante.

Ho fatto parte di un sindacato di sinistra, la CGIL, e me ne sono uscita sconvolta.
Mi sono resa conto che il sindacato è solo il trampolino di lancio per la svolta politica.
Molti miei colleghi che hanno "servito" fedelmente il sindacato e non hanno fatto gli interessi dei lavoratori, ma i loro sporchi interessi, ora sono in politica. Ed alcuni di loro hanno raggiunto anche vette importati.

Abbandonata la speranza di vedere realizzata l'ideologia comunista, mi sono aggrappata a Di Pietro; mi esaltava, diceva ciò che avrei voluto dire io, ma poi mi sono resa conto che dire ciò che si vorrebbe dire non serve a niente.

Mi piace Beppe Grillo perchè non le manda a dire, le dice, è avanti in tutto...ma troppo avanti, purtroppo.

Sono sfiduciata, avvilita, anche perchè non credo più in nulla.

E poi, con questa legge elettorale, che speranza abbiamo di poter pretendere di essere rappresentati? Eleggiamo un simbolo che è un'incognita. Chi c'è dietro quel simbolo?











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