domenica 8 maggio 2011

I ribelli libici: armi dall'Italia La Farnesina smentisce.



Il consiglio nazionale di transizione (cnt), braccio politico della ribellione libica, ha detto che l'italia ha accettato di fornire «molto presto» delle armi per contribuire a combattere le forze fedeli al leader muammar gheddafi.

«Ci daranno le armi e le riceveremo molto presto», ha detto ai giornalisti il vice presidente del cnt, Abdel Hafiz Ghoga, spiegando che alcuni ufficiali militari avevano firmato un accordo in tal senso con dei funzionari italiani. Ad annunciare il presunto accordo per la fornitura di armanenti, è stato il vice presidente del Consiglio Transitorio, Abdel-Hafiz Ghoga, nel corso di una conferenza stampa tenuta a Bengasi.

A detta di Ghoga, le autorità italiane «ci forniranno armi, che riceveremo molto presto». Il numero due del governo-ombra libico non ha specificato di quali armamenti si tratterebbe, limitandosi ad affermare che l'intesa riguarderebbe qualsiasi tipo di equipaggiamento fosse necessario. A suo dire, esponenti militari degli insorti si sarebbero recati proprio a tale scopo in Italia. Una delegazione del Consiglio era presente alla seconda riunione del cosiddetto Gruppo di Contatto sulla Libia, tenutasi l'altroieri a Roma.

Fonti della Farnesina hanno seccamente smentto che presto l'Italia fornirà armi agli insorti, come annunciato dal Cnt. Le stesse fonti ricordano che l'Italia fornisce «materiali per l'autodifesa» secondo gli accordi Doha nel quadro della risoluzione 1973, ma nessun materiale d'attacco.



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