domenica 19 giugno 2011

Anche Roma indaga sulla P4 trasferito il filone sugli appalti. - di DARIO DEL PORTO e FRANCESCO VIVIANO


Anche Roma indaga sulla P4 trasferito il filone sugli appalti

NAPOLI -
Nuove intercettazioni, ministri chiamati come testi che alla fine "identificano" i verbalizzanti. Avvocati della Rai che si consultano con Bisignani sul contenzioso con Anno Zero. E un filone che arriva a Roma. Si sdoppia l'inchiesta che da mercoledì mattina tiene agli arresti domiciliari Luigi Bisignani, il grande "triangolatore" del potere italiano. Da intercettazioni, interrogatori e audizioni testimoniali disposti dai pm Francesco Curcio e Henry John Woodcock sono emersi spunti su alcune vicende delle quali si occuperanno i magistrati di Piazzale Clodio, a cominciare dall'appalto per l'informatizzazione della Presidenza del Consiglio affidato alla Italgo.

Ma negli atti compaiono riferimenti a molti altri affari, consulenze e incarichi conclusi a Roma. Come la compravendita di un immobile con la presidenza del Consiglio dei ministri, per un importo indicato in circa 100 milioni di euro, saltata proprio quando si è sparsa la voce dell'inchiesta napoletana. Sono emersi inoltre spunti riguardanti appalti delle Ferrovie dello Stato e della Ib Italian Brakers (il cui socio di maggioranza è Trenitalia) e di società del comparto Finmeccanica. Altri elementi che potrebbero rientrare nella competenza della Procura di Roma sono i collegamenti fra Bisignani, il deputato del Pdl Alfonso Papa, per il quale i magistrati napoletani chiedono il carcere, e alcuni protagonisti dell'indagine sul caso P3. A Roma potrebbe finire poi il capitolo dell'inchiesta sui rapporti tra Bisignani e l'ex direttore generale della Rai Mauro Masi.
Bisignani aveva contatti anche un avvocato della Rai con il quale aveva discusso del contenzioso tra l'azienda e Michele Santoro per la trasmissione Annozero, chiodo fisso di Berlusconi. In una intercettazione telefonica Bisignani avrebbe commentato che Masi (non indagato) non sarebbe stato adatto a fare il direttore generale della Rai. Circostanze che comunque non sono state contestate nei numerosi interrogatori ai quali Bisignani è stato sottoposto dal 9 marzo fino a lunedì scorso. Il legale della Rai non è indagato né figura fra gli oltre 100 testimoni sentiti in questi mesi dai pm Woodcock e Curcio. L'elenco comprende invece politici, magistrati e il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, ascoltata per chiarire i passaggi di un'intercettazione nello studio di Bisignani risultata incomprensibile. Alla fine dell'audizione si è verificato un fuoriprogramma che ha sorpreso i presenti: il ministro ha chiesto nome e cognome ai quattro ufficiali di polizia giudiziaria che avevano raccolto il verbale.

L'Anm intanto fa quadrato attorno ai pm: "Assistiamo al solito metodo. Si tenta di delegittimare i magistrati in indagini che possono in qualche modo investire la politica", afferma il presidente nazionale Luca Palamara. E Marcello Matera, segretario della corrente di Unicost, avverte il rischio della "delegittimazione e del turbamento dei magistrati". Domani Bisignani sarà interrogato dal giudice. Mercoledì la giunta della Camera dovrà discutere la richiesta d'arresto per Papa. Il vicepresidente della commissione Antimafia Fabio Granata chiede al gruppo parlamentare di Fli di non ostacolare le richieste dei magistrati e sollecita sul caso di Papa "coerenza senza se e senza ma". La posizione di Papa, magistrato in aspettativa, è anche all'esame del Csm.



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