martedì 14 giugno 2011

Rai: Santoro si candida a dg, ma intanto tratta con La7.



Roma, 14 giu (Il Velino) - Una provocazione, “mi candido a direttore generale della Rai”; una stoccata al nemico Masi, “non sapeva distinguere tra una tv e un aspirapolvere”; e infine una conferma sul futuro, “valutiamo con molta attenzione le proposte de La7, aspettiamo di essere tranquillizzati sotto il profilo delle libertà”. Michele Santoro non si smentisce e - presentando la serata “Signori, entra il lavoro - tutti in piedi!” che venerdì 17 giugno celebrerà a Bologna i 110 anni della Fiom – non ha mancato di regalare qualche titolo alla platea di giornalisti. Sogna una Rai in cui chi paga il canone possa esprimersi sulla governance e soprattutto con lui al timone. E in palinsesto? “Adriano Celentano, Sabina e Corrado Guzzanti e Beppe Grillo. Alla Gabanelli – ha aggiunto - chiederei cosa le serve per andare in onda tutto l'anno”. Tra i direttori di rete, poi, piazza pulita e ritorno al modello “Guglielmi, Freccero, Gori”.

Lasciando i sogni e guardando alla realtà, Santoro ha confermato che la trattativa con La7 c’è eccome, e il popolare anchorman non chiede neanche “garanzie economiche” che “non possono essere molto allettanti”. Senza contare che la sua “fabbrica” sembra “entusiasta” per il trasloco in quella emittente che può “diventare il terzo polo televisivo in Italia”. “Io un po’ meno – ha ammesso - sono l'unico che ha velleità rivoluzionarie. Grazie alla liquidazione della Rai potrei decidere di fare due anni da pazzo. Mettermi in proprio e pagare gli stipendi”.



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