lunedì 11 luglio 2011

Piazza Affari in rosso Nuovo record per lo spread Btp-Bund



Avvio in calo per le Borse europee dove continuano a pesare i timori per la crisi del debito. Milano resta la piazza peggiore con l’Ftse Mib in calo dell’1,27. Più contenuti i ribassi sulle altre piazze principali: Francoforte cede lo 0,81%, Parigi lo 0,88%, Londra lo 0,07%. Madrid è in ribasso dell’1,11%, Lisbona lo 0,78%.

E’ nuovo record per lo spread tra Btp e Bund. Questa mattina, secondo le informazioni del sito Bloomberg, il divario fra il rendimento dei titoli di Stato italiani e quelli tedeschi è salito a 266 punti, in aumento del 9,18%. Sale a nuovi massimi anche lo spread dei titoli di Stato decennali della Spagna rispetto al corrispondente Bund che raggiunge i 300 punti dopo che il tasso è salito al 5,80%. Sotto pressione i titoli della Grecia con il tasso del decennale sopra il 17% e lo spread con il Bund a 1.4011 punti mentre il rendimento del biennale ellenico tocca un nuovo record al 31,20%.

Intanto anche la Borsa di Tokyo ha chiuso le contrattazioni in calo dello 0,67 per cento trainata dal ribasso dell’euro, su cui pesa l’incertezza per il debito dei paesi europei. In chiusura l’indice Nikkei 225 ha segnato un calo di 68,20 punti a 10.069,53 punti. Il Topix, l’indice dei titoli della prima sezione ha lasciato sul terreno 4,18 punti (0,48 per cento) a 870,16 punti. L’attività è stata nel complesso debole, con 1,51 miliardi di azioni scambiate sul primo mercato.

ore 09.30 – Borsa di Londra in calo dell’1,14%
La Borsa di Londra apre in calo dell’1,14% con l’indice Ftse a 5.987,39 punti.

09.25 – Cir torna in negoziazione, +0.61 per cento
Apertura volatile per i titoli legati alla galassia della Cir di Carlo De Benedetti. Cir guadagna lo 0,61% dopo uno strappo iniziale a +3,2%, Cofide sale dello 0,2%, Sogefi è invariata e L’Espresso sale dello 0,11%.

09.22 – Borsa di Francoforte in calo dello 0,68%
La Borsa di Francoforte apre in calo dello 0,68% con l’indice Dax a 7.352,73 punti.

09.20 – Mondadori cede il 2,64 per cento
Apertura in calo per tutti i titoli legati alla galassia Fininvest. Oltre a Mediaset, che cede l’1,98%, Mondadori perde l’2,6% e Mediolanum l’1,72%.

ore 09.17 – Mediaset in calo, vola Cir
Avvio in calo per Mediaset nella prima seduta dopo il pronunciamento della Corte d’appello civile di Milano che ha condannato la Fininvest a un risarcimento di 560 milioni di euro alla Cir di Carlo De Benedetti per la vicenda legata al Lodo Mondadori. A circa una decina di minuti dall’apertura, le azioni del Biscione cedono l’1,98% a 2,97 euro (con un volume di pezzi scambiati pari a oltre 669mila). Fuori dal paniere principale, invece, vola la holding del gruppo De Benedetti (+3,24%) a 1,84 euro (con un volume di pezzi scambiati pari a oltre un milione 100mila).

ore 09.15 – Titolo Cir sospeso per eccesso di rialzo
A pochi minuti dall’apertura dei mercati, il titiolo Cir, che guadagnava +3,24%, è stato sospeso per eccesso di rialzo

ore 09.10 – Reding: “Europa non si faccia guidare da agenzie di rating”
L’Europa non può farsi guidare “da un cartello di tre società statunitensi”. Lo ha affermato Viviane Reding, commissario UE per la giustizia, contestando il peso delle agenzie di rating Standard & Poors, Moody Investor Service e Fitch Ratings in un’intervista al quotidiano ‘Die Welt’. Per la Reding il gruppo dei paesi del G-20, le maggiori economie mondiali, sarebbero d’accordo nell’ipotesi di suddividere in sei società il “cartello” delle tre agenzie. In alternativa, dovrebbero essere create agenzie europee e asiatiche, anche se, ha concluso, tale processo potrebbe richiedere molto tempo.

ore 09.07 – Record spread Btp-Bund, supera 260 punti
Ennesimo record per lo spread Btp-Bund che supera i 260 punti: il rendimento del Btp decennale è salito al 5,40% – sugli schermi Bloomberg – con lo spread rispetto al Bund che si è allargato a 260,2 punti.




1 commento:

  1. Non mi meraviglierebbe sapere che dietro questo sporco gioco al ribasso ci sia la manina di qualcuno molto vendicativo nei confronti del popolo italiano. Oltretutto “il vendicativo” deve batte moneta contante per pagare un condannatorio non indifferente comminatogli dai giudici “comunisti” italiani.
    Chi non è con lui, peste lo colga, questo è il suo motto.
    E Napolitano? Lui, quando non firma qualche porcata governativa, si limita a guardare. Pertini avrebbe agito!

    RispondiElimina