domenica 7 agosto 2011

Robin Hood, il principe dei ladri … - di Claudia Petrazzuolo


… e dunque, l’Italia è un paese sotto schiaffo!. Istituzioni straniere: capi di stato, banca comune europea, società di rating, insieme, sono riuscite lì dove le Istituzioni Italiane non erano sin qui riuscite: hanno costretto Berlusconi a sbugiardare sé stesso, il suo governo, la sua politica e a dichiarare dopo anni di fandonie raccontate al suo paese, che “sì, la crisi è in atto, siamo in una situazione delicata (gentile eufemismo per non dire che siamo alla canna del gas, ndr) e occorre immediatamente procedere a dei correttivi strutturali … bla, bla, bla … .” Della valenza pratica del resto del discorso in arcoriano corrente fatto dal Prescons (mi dà proprio fastidio citarlo per nome, ndr) non vale la pena dilungarsi oltre il già fatto. La manovra finanziaria, ultima ed approvata, vedrà tutta la sua attuazione, quindi, anticipata di un anno e la prima conseguenza sarà che entro il prossimo settembre, quando chi ha potuto sarà tornato dalle vacanze, troverà correzioni dei conti per almeno 35/40 miliardi di euro: i soliti noti sentono già un fastidioso prurito anale che, c’è da scommetterci, non troverà sollievo con nessuno dei linimenti specifici. I soliti noti sarà bene ricordare quali sono: lavoratori a reddito fisso, pensionati, imprenditori, media borghesia, tutti quelli cioè che hanno le leve del potere, ma che mai le hanno potute usare perché hanno delegato le leve del comando a personaggi tutt’affatto onesti e fidati; quindi a pagare, forse perché geneticamente predisposti, saremo noi e lo faremo in maniera diretta ed in maniera indiretta, attraverso aumenti vari, tagli dei servizi, minori tutele dei diritti, maggiore incidenza della tassazione, sperequazione tra il salario reale ed il suo potere d'acquisto.
Questo governo non ha ritenuto di dover procedere ad un taglio DRASTICO dei costi della politica, non ha ritenuto necessario inserire una tassazione, almeno a livello della media europea, dei redditi da capitale; non ha ritenuto inasprire la lotta all’evasione, magari con un decreto legge che per urgenti e necessari motivi, se ne fanno tanti in Italia, stabilisse la confisca immediata dei beni materiali a coloro sorpresi in flagranza di reato prevedendo una eventuale restituzione del pagato a ricorso vinto; né, infine, ha ritenuto necessaria una tassa patrimoniale che andasse a colpire non soltanto il dichiarato in funzione del dichiarato, ma che lo facesse in funzione del vissuto e dello stimato in base ad una sorta di “ Studio di settore ” il quale, ad esempio, stabilisse che se vai in vacanza alle Seichelles vali un milione anche se dichiari centomila per cui paghi per un milione: vale per i poveri cristi ( commercianti, agenti di commercio ecc. ecc.), perché non deve valere per i ricchi?. Mano al portafogli dunque e zitti in coda e senza troppo vociare onde non disturbare la, di per sé già troppo dispiaciuta, CASSA ERARIALE.
Pagheremo?. Si, pagheremo!. Siamo tutti, chi più e chi meno, vittime del “ ricatto di stato “ e sotto la minaccia perenne dello scheriffo di Notthingam/Equitalia e/o similari: tantissimi hanno una casa, tutti hanno un’auto o un motorino o comunque qualcosa che gli si può portare via e siccome questo stato, forte con i deboli ma debole con i forti, quando deve avere PRETENDE mentre quando deve dare si NASCONDE, NOI, purché ci lascino il nostro orticello, PAGHEREMO.
Ma riflettete un attimo, se Robin Hood avesse fatto la stessa cosa, sarebbe poi riuscito a sposare Marian? E cosa succederebbe se ciascuno di noi decidesse di rischiare quell’orticello e, novello Robin Hood, ne seguisse l’esempio? Quanto tempo pensate sarebbe necessario a LOR SIGNORI per capire che un gettito fiscale dimezzato, ridotto ad un terzo, nullo è solo l’inizio di una rivoluzione incruenta ma molto, molto più dannosa di una fatta a colpi di forconi? E secondo Voi potrebbero confiscare la casa, il motorino o comunque qualcosa a tutti o alla maggioranza degli Italiani? E quand’anche lo facessero, cosa impossibile date le condizioni della giustizia, la carenza di personale, l’arretratezza dei servizi informatici, come potrebbero poi gestire la rabbia conseguente? Quanto tempo sarebbe necessario a cambiare le cose? Io credo POCHISSIMO. E dunque ancora una volta, SIAMO O NON SIAMO NOI QUELLI CHE GODONO A CURARE LA PROPRIA DISPERAZIONE CON UNA CONTINUA TERAPIA A BASE DI SUPPOSTE?
Masochisti … ecco cosa siamo, MASOCHISTI!.



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