mercoledì 14 settembre 2011

Caso Milanese, la Giunta dice ‘no’ ad arresto dell’ex braccio destro di Tremonti.




Bossi: "Misure cautelari una forzatura, ma sentirò il gruppo". Casini: "Ai deputati Udc libertà di coscienza". Pd e Udc: "Voto in Aula sia palese"
Alla fine il “massacro” è stato solo mediatico. Sì perché la Giunta per le autorizzazioni a procedere di Montecitorio ha detto ‘no’ alla richiesta d’arresto dei pm di Napoli per Marco Milanese, l’ex braccio destro del ministro dell’Economia Giulio Tremonti sotto inchiesta per corruzione e altri reati. La votazione si è conclusa con 11 voti favorevoli alla proposta del relatore Fabio Gava(contrario all’arresto) e 10 contrari che sono venuti da PdIdv e Terzo polo.

Un voto largamente annunciato con la Lega che ieri aveva anticipato il suo No in Giunta e libertà di coscienza il 22, quando la richiesta arriverà in Aula. Ma a tale riguardo il leader del CarroccioUmberto Bossi è stato chiaro. Se ieri il Senatùr ha detto “a me non piace fare arrestare la gente”, oggi commenta: ”Devo sentire ancora il gruppo, ma i miei dicono che è un po’ una forzatura”. Difficile quindi che gli esponenti padani cambiaranno orientamento come sottolinea anche Marco Reguzzoni, capogruppo della Lega alla Camera: “Anche sul caso di Alfonso Papa, abbiamo avuto un comportamento coerente tra Giunta e Aula”.

Libertà di coscienza avranno anche i deputati dell’Udc. “E’ una scelta delicata, bisogna verificare se non sussista il fumus persecutionis – dice Pier Ferdinando Casini - è giusto quindi che si decida secondo coscienza”. L’Udc chiede poi che il voto in Aula del 22 settembre sia palese. Il commissario centrista in giunta per le autorizzazioni e responsabile riforme istituzionali del partito,Pierluigi Mantini, spiega: “Riteniamo che i gruppi debbano assumersi la responsabilità del voto davanti agli italiani”. Contro il voto segreto è anche il Pd: ”La politica deve riprendersi in mano le redini di questa deriva rischiosa, e prendersi la responsabilità di fronte a reati devastanti come la corruzione”, afferma al termine della riunione della giunta sul caso Milanese la capogruppo Pd,Marilena Samperi, sottolineando che “il voto segreto è previsto dal regolamento e se qualcuno lo chiederà sarà indispensabile darlo”.


3 commenti:

  1. E te pareva! La giustizia in Italia non esiste, chi siede sulle poltrone del potere fa le leggi, ma non le rispetta.

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  2. Sono nauseata, la politica non è mai stata seria da tempo immemorabile in Italia, ma ora ha toccato il fondo.

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  3. ‎"dice Pier Ferdinando Casini - è giusto quindi che si decida secondo coscienza”.

    Quale coscienza?
    Quella di pararvi il deretano ad ogni costo? Quella di fregarvene altamente delle leggi che voi stessi fate? Quella di poter commettere reati di ogni tipo senza temere di doverne dare conto e ragione? Quella di mettere in ginocchi un'intera popolazione per mantenere integri i vostri privilegi?
    Dopo D'Alema e Berlusconi, tu sei il peggiore!

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