mercoledì 7 settembre 2011

Lele Mora in lacrime in aula per chiedere la scarcerazione: "Voglio chiarire tutto"



Milano - (Adnkronos) - Il manager dei vip èin carcere dal 20 giugno scorso per concorso in bancarotta fraudolenta. Oggi i suoi legali hanno chiesto la detenzione ai domiciliari.

Milano, 7 set. (Adnkronos) - Ha lasciato il tribunale di Milano visibilmente commosso dopo aver abbracciato per un istante la figlia Diana, Lele Mora, il manager dei vip in carcere dal 20 giugno scorso per concorso in bancarotta fraudolenta, oggi presente nell'aula del tribunale del Riesame dove i suoi legali hanno chiesto per lui la detenzione ai domiciliari.
Davanti ai giudici Mora, come riferiscono i suoi avvocati, ha fatto brevi dichiarazioni spontanee per confermare "la sua totale disponibilita' a rispondere a tutte le domande". L'udienza e' terminata poco dopo le 10 e i giudici si sono riservati una decisione che depositeranno in Cancelleria nei prossimi giorni.

Visibilmente dimagrito, abito grigio e scarpe celesti, Mora, scortato da agenti della polizia penitenziaria, entrato poco dopo le 9 nell'aula del tribunale del Riesame, chiusa al pubblico, per assistere all'udienza al termine della quale i giudici si riserveranno una decisione che comunicheranno alle parti nei prossimi giorni. Gia' il gip, nell'agosto scorso, aveva respinto la richiesta di scarcerazione per il manager, cosi' come chiedeva la Procura.

A essere indagato insieme a Mora per la bancarotta della 'LM Management', la societa' del manager dichiarata fallita nel giugno del 2010 con un buco da circa 8,5 milioni di euro, e' anche il direttore del Tg4Emilio Fede.

Proprio a lui, ha dichiarato Mora ai magistrati milanesi, l'agente dei vip avrebbe versato quella che ha definito come una "costosa intermediazione" da circa 1,2 milioni per ottenere un prestito da Silvio Berlusconi. Stando a quanto hanno ricostruito le indagini dal gennaio al settembre del 2010, in tre tranche, Mora avrebbe ricevuto attraverso Giuseppe Spinelli circa 2,8 milioni dal leader del Pdl.

Diversa la versione di Emilio Fede che agli inquirenti ha dichiarato di aver ricevuto da Mora 350 mila euro come restituzione di un prestito che aveva fatto.



1 commento:

  1. Se vuol "veramente" chiarire tutto, gli conviene restare in galera...non si sa mai come la potrebbero prendere quelli che sperano che "non" parli.

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