giovedì 3 novembre 2011

La Russa faccia buon viaggio con le sue nuove Maserati, e si goda lo spettacolo di un Paese che affonda. - Luca Marco Comellini







Forse qualche megalomane ha pensato che per fare carriera nel Ministero della Difesa si dovessero accontentare gli appetiti e i vizi dei generali e così qualche giorno fa sei fiammanti Maserati sono state consegnate in una caserma dell’Esercito a Roma; tutte facenti parte di un acquisto complessivo di 19 macchine risalente all’esercizio finanziario dello scorso anno.  

Ieri il ministro della Difesa ha dichiarato che «per i festeggiamenti del 4 novembre non spenderemo una lira del bilancio delle Forze armate» anche grazie alle aziende che hanno aiutato la Difesa, come Ferrovie ed Eni(la prima reduce dal fallito trasporto dei materiali per i contingenti in Afghanistan, la seconda beneficia della protezione dei nostri militari della Marina  nella riattivazione dei siti petroliferi e gassiferi nelle piattaforme Sabratha e Bouri al largo delle coste libiche).

Ciò mi spinge a domandare al Ministro La Russa se, allora, dopo aver sprecato i soldi dei contribuenti per blindare le passeggiate casa-ufficio-casa dei suoi generali, vedremo queste macchine sfilare durante l’inutile parata del prossimo 4 novembre, oppure se i reparti che sfileranno lo faranno preceduti dagli spot pubblicitari della casa automobilistica o di altre aziende finanziatrici che in cambio per ripagarsi delle spese - sicuramente ingenti - probabilmente venderanno alla Difesa altri inutili “gingilli” o, ancora peggio, inutili armamenti.

Intanto, però, quelle Maserati per i generali fanno indignare i familiari delle Vittime del Dovere, del Servizio e dello Stato, coloro che sono morti o ammalati, quelli che ancora attendono giustizia e risarcimenti. Fanno indignare i carabinieri e i poliziotti che sono costretti a fare le collette per mettere benzina nei serbatoi delle macchine di servizio, i militari che in Afghanistan sono costretti a comprarsi le mimetiche con i propri soldi, o ancora i pastori e i cittadini della Sardegna che hanno perso lavoro e salute a causa della presunta devastazione ambientale causata dalle attività svolte nei poligoni. Fanno indignare il semplice cittadino chiamato a fare enormi sacrifici per pagare i lussi della “casta”.

Sono fermamente convinto che il vostro sistema di regime e la vostra azione politica e la vostra presenza nelle Istituzioni sono, oggi, la prova più difficile che il nostro Paese ha dovuto sopportare dopo il dramma della seconda guerra mondiale e per questo, caro ministro La Russa, non mi resta che augurarle buon viaggio, magari all'estero che sia molto lungo, così avrà anche il modo di godersi il comfort delle sue nuove Maserati e forse riuscirà riflettere sul fatto che questo è solo uno dei tanti sprechi che indignano il Paese; sprechi che quotidianamente Lei e i suoi compari di Governo fate con i nostri pochi soldi ma dubito che questo riuscirebbe a capirlo mentre sembra gioiate allo spettacolo di un Paese che affonda.

Ministro La Russa, a proposito della sua dichiarazione di ieri e ripresa dall'agenzia di stampa "DIRE" sui festeggiamenti delle Forze armate, le vorrei ricordare che la moneta in uso nel nostro Paese non è più la “lira”.


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