martedì 20 dicembre 2011

On the road - di Luciano Scanzi

No, ragazzi. Non ci siamo.
Mi rivolgo a quei 3 o 4 sindacalisti che hanno reagito in maniera così scomposta e scriteriata di fronte alla possibile abolizione dell’art. 18.
Bonanni,  da lei poi non me l’aspettavo! Sempre così diligente, comprensivo, responsabile; così avanti da essere stato il primo a credere nei patti di stabilità con governi e capellone. Ora, alla sua età e con il suo passato, mi si mette a fare il barricadero?
E dai! Manca così poco.
La prima fase é andata, e siete stati perfetti. Qualche bla bla bla ma poi, al momento giusto, ha prevalso il teorema Casini. Quello dell’approvazione a prescindere. Il Governo dei Miracoli non può e non deve essere messo in discussione. Nessun dubbio su questo. Come succede nelle dittature. Sì lo so che la nostra è una democrazia, era solo per fare un esempio.
Adesso però, senza l’azione bilama della fase 2 rischiamo di lasciarla monca, questa macelleria sociale. E non sarebbe giusto.
Con la riforma delle pensioni abbiamo sobriamente costretto le persone a rimanere al lavoro, che poi quello che avrebbero pagato di tasse e contributi ci faceva anche comodo, e ora mica vorrete davvero che le aziende si tengano sul groppone questi lavativi per tutti questi anni?
Prima prepensionavano, ma ora, intanto che i sessantenni crescono e diventano grandi, che ne fanno?
Tutti a casa! Altro che art. 18. On the road, verso nuove occasioni. Nella loro età migliore e pieni di spirito e cretività.
Cerchiamo di essere positivi e sfruttare le nuove opportunità che ci vengono offerte invece di stare sempre a lamentarsi.
Non rovinate tutto proprio adesso, avete perfino fatto intristire la Fornero. Si è detta dispiaciuta del vostro comportamento.
Come dite? Sì, lo so che è tutta una sceneggiata, un gioco delle parti. Ma lei potrebbe prendervi sul serio. E poi lo sapete che è sensibile.
Ecchecazzo, mica vorrete farla piangere un‘altra volta, questa santa donna?


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