martedì 13 dicembre 2011

riforma vitalizi: Pirovano (Lega Nord) si dimette da deputato per garantirsi il vitalizio.






Basta doppio incarico. Dopo aver resistito per anni finanche alle sentenze della corte costituzionale in merito alla incompatibilità del doppio incarico di parlamentare e presidente di Provincia, Ettore Pirovano della Lega Nord rassegna le dimissioni da deputato e d' ora in avanti si dedicherà in esclusiva al ruolo di presidente della Provincia.
L' esponente leghista, diventato suo malgrado famoso quando  riuscì ad essere contemporaneamente a Bergamo e votare in Parlamento a Roma, gioca d' anticipo rispetto alla pronuncia della Giunta per le elezioni della Camera sulla incompatibilità tra le due cariche.«Ho scelto la Provincia, non voglio dare uno schiaffo a chi mi ha eletto» (un'ammissione quindi che alla Camera ci è finito per sbaglio, mica è stato eletto!).
Ma la vera motivazione è ben altra.
Perchè Pirovano ha lasciato in fretta e furia la poltrona di Montecitorio, dopo essere restato incollato per anni malgrado le sentenze anche della corte costituzionale, senza aspettare la pronuncia della Giunta? Pirovano, quattro legislature alle spalle prima da senatore e poi da deputato, non vuol rischiare di mettere in discussione il suo lauto vitalizio: gli uffici di presidenza di Camera e Senato sembrano intenzionati a modificare, a partire dal 1 gennaio 2012, il meccanismo retributivo dei vitalizi.
Le dimissioni di massa dei deputati in procinto di pensione non ci sono state.
Ma meglio non rischiare, avrà pensato il deputato leghista. Dopo meno di 18 anni di "duro lavoro" in parlamento, avrà pur diritto ad un bel lauto vitalizio padano a carico degli italiani. O no?



http://isegretidellacasta.blogspot.com/2011/12/riforma-vitalizi-pirovano-lega-nord-si.html

2 commenti:

  1. Povera stella, ama di più i suoi 'provinciali' e non ha resistito alla sofferenza!
    Io mi domando: se è vero che il meglio di loro ha la rogna, chi al governerà questa povera Italia?
    Sono sconsolato. Il cancro è entrato in tutti i gangli delle istituzioni, ci vorrebbe un vero cataclisma sociale per azzerare la classe politica di ogni ordine e grado e ricominciare la capo. Accadrà? E se accadrà come andrà a finire? Salteremo dalla padella nella brace?

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  2. Il momento è critico. E' come seguire la moda. E la moda detta: "corruzione". Bisognerebbe cambiarla portando a dimostrazione i risultati.

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