giovedì 15 dicembre 2011

SCANDALO ACEA! LA MULTIUTILITY DEL CAMPIDOGLIO È IL SALVADANAIO DI ALE-DANNO


Daniele Autieri per "la Repubblica - Roma"
Arriverà prima di Natale il risultato dell´inchiesta interna avviata da Acea sulle sponsorizzazioni autorizzate dal presidente Giancarlo Cremonesi. L´Internal audit di piazzale Ostiense vuole capire come e perché sono stati spesi milioni di euro per eventi e progetti, spesso discutibili, "patrocinati" dal capo azienda.
GIANNI ALEMANNOGIANNI ALEMANNO
A denunciarlo è il consigliere comunale del Pd Massimiliano Valeriani che svela una serie di acquisti anomali, a partire dai 9 milioni di bicchierini da caffé prodotti dalla società MediaCoffee srl pagati da Acea 170mila euro. La punta di un iceberg che oggi Repubblica è in grado di raccontare. Negli ultimi tre anni la multiutility romana ha sostenuto iniziative ben lontane dal suo core business.
alemanno foto mezzelani gmtALEMANNO FOTO MEZZELANI GMT
Tra queste, l´associazione no-profit Ornis Italica ha ricevuto 23mila euro per l´osservazione di un nido di falchi durante il periodo riproduttivo; il Grillo Viaggiante 25mila euro per il calendario dei nonni; la Compagnia del Gesù 50mila per festeggiare il suo anniversario e lo scultore Oliviero Rainaldi (autore della statua di Giovanni Paolo II a Termini) 150mila euro per la sua mostra a villa Aldobrandini. Senza dimenticare i 200mila euro al Comitato per i no ai referendum sull´acqua.
GIANCARLO CREMONESIGIANCARLO CREMONESI
Cattolici e laici, artisti e amanti delle lettere (77mila euro per la prima milanese del Musical sui Promessi Sposi) sono tutti lì, a raccogliere le pepite d´oro di Acea. E a dire grazie è quasi sempre il sindaco Gianni Alemanno, che ha trasformato l´azienda in una sorta di bancomat del Campidoglio, i cui eventi sono spesso stati organizzati con i soldi dell´Acea, passando per Zetema.
Da lì sono transitati i 500mila euro del concerto di Capodanno (300mila nel budget 2010 e 200mila nel 2011); 100mila euro per il Carnevale romano e oltre 200mila euro per l´Ibac del 27 giugno 2010, la riunione dei grandi manager mondiali voluta da Alemanno. Non è tutto perché Acea ha stanziato anche 100mila euro per sostenere la parata degli Stati Generali, altri 100mila sono andati al Comitato promotore di Roma 2020 e ben 400mila euro a Cortina Incontra dell´amico Enrico Cisnetto.
Nuovo Logo AceaNUOVO LOGO ACEA
Ogni anno, poi, un capitolo di spesa ingente viene destinato all´EarthDay, la giornata della Terra che si è tenuta il 20 aprile e per la quale Acea ha pagato 280mila euro. L´iniziativa è organizzata in Italia da due imprenditori: Claudio Sestili e Pierluigi Sassi. Il secondo è molto presente nell´azienda di piazzale Ostiense: è stato consigliere della società Delfia (oggi in liquidazione) che insieme alla Igeam ha avuto nel 2010 da Acea altri 70mila euro per un progetto di igiene ambientale.
Ma non basta perché un documento datato 22 febbraio 2010 rivela l´affidamento alla società Key Research fino al 2012 di una consulenza strategica sulla comunicazione di Acea per 50mila euro all´anno, dove il consulente incaricato è di nuovo Pierluigi Sassi. Non è tutto perché le carte del budget già impegnato da Acea rivelano che l´azienda dovrà pagare entro la fine dell´anno altri 50mila euro al Cur (Centro universitario ricerche), poco meno di 60mila alla Orius srl, e 160mila al Centro studi Cesar.
FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONEFRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE
Leggendo i registri delle imprese si scopre che molte di queste società dall´azionariato intrecciato (dove rientra anche la MediaCoffee, quella dei bicchierini), hanno sede a Roma in via Alba, e fanno capo a una holding lussemburghese di nome Orius SA, una cassaforte inviolabile se non fosse per gli estratti ufficiali del Journal Officiel du Gran-Duchè de Luxemburg dove si legge nero su bianco che la società anonima con sede al numero 11 di boulevard Prince Henri è guidata dal solito Pierluigi Sassi.
statua wojtylaSTATUA WOJTYLA
2- DAGOSPIA DEL 12 DICEMBRE 2011 - DOPO AVER SBAGLIATO L'ALBERO DI NATALE, PER ALE-DANNO UN ALTRO DISPIACERE. SEMBRA CHE L'INTERNAL AUDIT DELLA ACEA ABBIA CONCLUSO LA SUA INDAGINE SULLE SPONSORIZZAZIONI DELLA SOCIETÀ E CHE LE CONCLUSIONI SIANO ESPLOSIVE
Non e' davvero un momento felice per Gianni Alemanno, il sindaco dalle scarpe ortopediche che per colpa dei suoi consulenti strapagati riesce a sbagliare anche l'albero di Natale. Per sua fortuna e' dotato di riflessi e nello spazio di poche ore e' riuscito a sostituire l'enorme preservativo bianco di Piazza Venezia della societa' "Laura Rossi International "con un abete tradizionale. Lo scherzetto del cono e delle luminarie e'costato 900mila euro, ma la cosa piu' discutibile , e destinata a guai futuri, e' l'assegnazione dell'appalto senza la procedura della gara.
ALBERO DI NATALE DI ALEMANNO PIAZZA VENEZIA A ROMAALBERO DI NATALE DI ALEMANNO PIAZZA VENEZIA A ROMA
Il primo cittadino si difende dicendo che il Campidoglio ha investito solo 200mila euro perche' il resto e' arrivato da sponsor generosi come la Camera di Commercio guidata da Giancarlo Cremonesi che gli amici invidiosi chiamano "er pomata". Purtroppo sembra che proprio da questo personaggio, che il Comune e l'azionista di minoranza Caltariccone hanno piazzato anche alla presidenza dell'Acea, stia arrivando per Alemanno un altro dispiacere.
Sembra infatti che l'internal audit della utility romana abbia concluso la sua indagine sulle sponsorizzazioni della societa' e che le conclusioni siano esplosive.



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