mercoledì 18 gennaio 2012

« La jaquerie siciliana » - di Francesco Iagher



Come ai Vespri, il popolo siciliano si sta ribellando dalla morsa degli aumenti incontrollati e vessatori, da sempre soggetto di consorterie e clan tentando di riavere la sua identità, sta adesso dimostrando la sua capacità d’aggregarsi e dare voce al malcontento che accomuna tutti gli isolani , ma anche il resto del paese. L’averlo denominato : “Movimento dei forconi”, è in perfetta sintonia con il sinonimo di “jacquerie”, da una rivolta contadina in Francia che prese il nome da Jacques Bonhomme avvenuta nel 10 giugno 1358, ed era abbastanza prevedibile che ciò avvenisse ; ormai la gente è esasperata e d esacerbata nel vedere l’ingrassamento della ‘casta siciliana’ a danno di tutta la comunità isolana.
Questa manifestazione nasce per il caro gasolio, ma può estendersi a macchia d’olio per tanti altri fattori, già se ne vedono le avvisaglie in rete con messaggi e pagine di sostegno su Facebook, altre dai cinguettii di Twitter.
Quanto agli altri, che s’incatenano o fanno i presidi, il pensiero comune che stanno difendendo il proprio orticello d’interessi, poi vedendo quello che dichiarano certe categorie al disotto di un impiegato o metalmeccanico, viene proprio da ridere, ancor di più leggendo il Sole 24 Ore leggi articolo.
E’ ovvio che in ogni manifestazione, qualche colore politico ci mette il cappello, ma comunque sia è una marea montante che ha preso coscienza delle gabole del 2008 che la crisi non esisteva ; sarà ben difficile rifarsi una credibilità, alla stessa stregua di chi adesso sta all’opposizione scordandosi che fino a ieri gozzovigliava sugli scranni.
Questa goliardata della “zanzara” la dice tutta ascolta la telefonata ; di sicuro un effettone sulla base dura e pura leghista.
Vedremo come andrà a finire, questo è solo l’inizio.



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