giovedì 8 marzo 2012

Il commento di Ermanno Bartoli all'articolo dell'Asca.



L'articolo:


Pedofilia: scoperta rete internazionale pornografia online, 112 indagati.


(ASCA) - Firenze, 8 mar - E' di 112 indagati e dieci arresti in Italia, Usa, Francia e Portogallo il bilancio di una vasta operazione internazionale contro la pedofilia online, condotta in 28 Paesi, e coordinata dalla Procura di Firenze e dall'agenzia Eurojust.
Gli italiani coinvolti sono 14, fra cui un milanese che, spiega la Procura, e' ritenuto il promotore del sodalizio criminale internazionale. Carabinieri e Guardia di Finanza stanno effettuando perquisizioni in abitazioni di varie regioni italiane, dalla Lombardia alla Puglia.
Le accuse sono di associazione per delinquere finalizzata alla produzione e diffusione di materiale pedopornografico.
L'inchiesta e' scaturita dalle denunce a Telefono Arcobaleno.
L'inchiesta e' condotta dal Nucleo interforze investigativo telematico (Nit) di Siracusa che collabora con i colleghi statunitensi del Ncis. 






Il commento di Ermanno:


Chiedo scusa della lunghezza, ma quando è necessario... Questo per segnalare che il male spesso viene spacciato pure pubblicamente... A metà degli anni '90 furoreggiavano in Francia un paio di scrittori pedofili con le luride memorie delle loro gesta, e le case editrici se li contendevano a colpi di budget promozionali... In un bellissimo (bellissimo per denuncia) servizio Rai di quegli anni si vide che dalle vetrine di alcune città francesi debordavano gli espositori con la faccia sorridente di un settantenne; uno di quei figuri che sorridevano e guadagnavano appunto da migliaia di copertine... Poi ci fu, prima in Belgio quindi in Francia, in misura minore in Italia, uno "scandalo" enorme che coinvolse diversi personaggi politici; uno dei quali si suicidò. Seguì un numero impressionante di arresti nelle tre nazioni. E dietro c'era un gran battage pubblicitario; roba da fare schifo, a riprova che spesso la cultura spacciata dalle grandi lobby editoriali ci mette molto del suo... Come nel caso molto italiano del dilagare della droga negli anni '70. Un'ultima annotazione: da anni scrivo racconti e poesie e proprio a metà anni '90 inviai a una famosa casa editrice "d'avanguardia" una raccolta dei miei racconti più rappresentativi, proponendola loro. Non mi risposero, se non... Con un loro catalogo di libri nel quale, a pagina 3 o 5 (non ricordo) comunque subito a ridosso della copertina, faceva spicco la pubblicità di un libro di memorie pedofile di un sedicente scrittore quarantenne. Preso dalla rabbia gettai il catalogo e me ne dispiacque, poiché, mesi dopo, a scandalo scoppiato, mi giunse via posta un altro catalogo di quella editrice. Scommessa... scommessa!, mi dissi. E difatti qualsiasi riferimento al volume delle memorie di quel pedofilo era sparito; sia dal tuttapagina di pagina 3 o 5, sia dall'elenco riepilogativo. A quel punto presi un foglio, lo misi nella macchina per scrivere, e ciò che scrissi a quella s-pregevole casa editrice (anche in forma di insulti potenti) ve lo risparmio. Ecco, in argomento ho detto quel che ritenevo, avendo anche riscontrato qualcosa di persona. Ringrazio tantissimo Cettina che ancora una volta ha svolto un servizio umano, culturale e morale di notevole valore. Un abbraccio.


https://www.facebook.com/ermanno.bartoli/posts/383995094946898

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