sabato 5 maggio 2012

Padova: autobus di carabinieri in congedo si ribalta, cinque morti e diciotto feriti.

Vigili del fuoco_ interna nuova


Il pullman era partito da Aprilia (Roma) e l'incidente è avvenuto all'altezza di Terme Euganee. Sul bus, che si è ribaltato sull'A13, viaggiavano un gruppo dell’associazione di militari dell'Arma che stava andando a un raduno a Iesolo. Ipotesi colpo di sonno o guasto tecnico. Cordoglio del presidente della Repubblica.

Un pullman con 23 persone a bordo si è ribaltato, uscendo di strada, sulla A13, dopo Terme Euganee in direzione Padova. Il bilancio  è allo stato di cinque morti (e non sei come era stato riferito, ndr) e diciotto feriti di cui cinque gravi. Dalle prime informazioni dei pompieri il mezzo, sarebbe uscito di strada finendo su un fianco in un canaletto d’acqua. I mezzo viaggiava in direzione di Padova e l’incidente è avvenuto all’altezza di Terme Euganee. Sul pullman, partito da Aprilia (Latina), viaggiavano un gruppo dell’associazione carabinieri in congedo che stava andando a una festa a Jesolo. Un nucleo di sommozzatori dei vigili del fuoco, partiti da Bologna, si immergerà nel canale all’altezza del punto in cui il pullman è uscito di strada per escludere la possibilità che qualcuno dei coinvolti nell’incidente possa essere finito in acqua. ”Una scena incredibile con persone che urlavano, una situazione tesa” racconta un vigile del fuoco padovano intervenuto sul luogo dell’incidente. “Per quanto riguarda i passeggeri non mi sembra di aver visto che avessero la cintura di sicurezza. Il tratto di strada è rettilineo e proprio dove il pullman è caduto non c’era il guardrail. Ha infilato questo tratto ed è finito giù per la scarpata”.
I carabinieri in congedo dovevano partecipare al 22esimo raduno nazionale dell’Arma, che quest’anno si è tenuto a Jesolo. Per domani era prevista la sfilata conclusiva. Il bus è ruzzolato nella scarpata per una cinquantina di metri prima di fermarsi su un fianco, lungo l’argine di un canale di scolo. L’incidente è avvenuto poco dopo le 8. Il mezzo stava iniziando la salita di un cavalcavia quando ha deviato improvvisamente percorso. A causare l’incidente potrebbe trattarsi o di un malore dell’autista oppure, molto probabile, un colpo di sonno. Il mezzo infatti si sarebbe accostato molto lentamente e per un buon periodo di tempo al margine della carreggiata per poi addossarsi al guardrail e inevitabilmente ribaltarsi fuoristrada ad un passo da un viadotto. Sull’autostrada c’è un via vai di mezzi della polizia stradale e di soccorso che stanno trasferendo i feriti all’ospedale di Padova. L’autostrada, che era stata chiusa nel tratto Abano Terme (Padova)-Padova Sud, è stata riaperta. E’ stato cancellato in segno di lutto per l’incidente il programma del raduno. Non si svolgeranno più, pertanto, l’esibizione delle unità cinofile, l’aviolancio dei paracadutisti, il carosello equestre e il concerto della Banda dell’Arma in programma tra le 16 e le 20 e 30. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ”ha espresso la sua commossa partecipazione al cordoglio per il luttuoso evento, unitamente ai più affettuosi sentimenti di solidarietà ai tanti feriti”, cui si aggiunge il cordoglio del ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola: “Questa notizia mi ha rattristato profondamente. Desidero far giungere la mia particolare vicinanza all’Associazione Nazionale Carabinieri”.
Sono tre lei potesi formulate dalla Polstrada un guasto tecnico, un colpo di sonno dell’autista o un malore. “Quest’ultima, al momento, è la meno accreditata” spiega il comandante della Polizia Stradale di Padova, Carmine Tabarro. L’incidente è avvenuto dopo circa nove chilometri dall’immissione nello svincolo che dalla A13 porta alla A4, un centinaio di metri prima di una curva e del ponte di San Nicolò. Il pullman si è infilato in un varco tra due guardrail in acciaio e ha finito la propria corsa adagiato sul fianco destro dopo essere scivolato giù per una cinquantina di metri, vicino allo scolo che separa la recinzione di un’abitazione privata. Sul pullman oltre all’autista, rimasto lievemente ferito, viaggiavano 22 persone: cinque quelle decedute mentre altre cinque sono ricoverate in gravi condizioni all’ospedale di Padova. Tutti gli altri, ex militari e familiari, sono stati portati anch’essi con le ambulanze nel nosocomio della città euganea. Il pullman, secondo quanto riferito da Tabarro, era partito nella notte da Aprilia (Latina) e aveva fatto una tappa circa un’ora prima in un’area di servizio del bolognese. A chiamare i soccorsi sarebbero stati alcuni passeggeri, gli unici testimoni di quanto è accaduto. Sembrerebbe infatti che al momento dell’incidente non ci fosse alcun veicolo in transito su quel tratto di autostrada. 
Sono state identificate le cinque vittime. Si tratta di Roberto Arioli, di Aprilia, 57 anni, presidente dell’associazione carabinieri in congedo della cittadina laziale; Maria Aronica, di Aprilia, 57 anni; Settimio Iaconianni, 75 anni, di Aprilia; Gianfranco Gruosso, 42 anni, di Aprilia; Maria Domenica Colella, 64 anni, di Pico (Frosinone). La comune laziale ha proclamato il lutto cittadino. Ricoverati in ospedale tutti gli occupanti del pullman tra i quali anche l’autista, in via precauzionale, giunto al pronto soccorso di Padova in codice verde: si tratta di un 39enne. I 18 feriti sono stati portati in vari ospedali veneti: dodici a Padova, due ad Abano Terme, uno a Piove di Sacco, due a Monselice e uno a Treviso. Nel frattempo, i carabinieri hanno messo a disposizione un numero di telefono 049-8525582 della sala situazione del Comando provinciale di Padova per quanti hanno necessità di avere informazioni. All’ospedale di Padova è atteso l’arrivo del Comandante generale dell’Arma, Generale C.A. Leonardo Gallitelli, che farà visita ai feriti e renderà omaggio alle vittime. 
L’Associazione jesolana albergatori ha messo a disposizione un numero di reperibilità per eventuali richieste di accoglienza da parte dei familiari delle vittime del tragico incidente. “La nostra comunità – ha dichiarato il presidente Massimiliano Schiavon – si mette a disposizione della macchina dei soccorsi e di tutti i familiari delle vittime. Siamo affranti e scossi e vogliamo mostrare tutta la solidarietà della comunità jesolana. Abbiamo messo a disposizione un numero di reperibilità 39 366 5824519 da cui coordinare eventuali richieste”. 

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