martedì 10 luglio 2012

Il melanoma inganna il sistema immunitario.



Ricercatori italiani scoprono il meccanismo di riproduzione del melanoma, il temuto cancro della pella causato da una errata esposizione ai raggi solari.

Scoperto da ricercatori italiani come il più temuto dei tumori della pelle, il melanoma, disarma il sistema immunitario.
È stato identificato da un team di ricercatori italiani il meccanismo con cui il più temuto e pericoloso cancro della pelle – il melanoma – inganna il sistema immunitario. La naturale difesa dell’organismo viene elusa dal tumore che così può proliferare.

A Genova, nei Laboratori diretti da Lorenzo Moretta e Maria Cristina Mingari, si è dunque fatta una scoperta fondamentale che ha suscitato notevole interesse nella comunità scientifica internazionale, tanto che ha visto la pubblicazione sulla prestigiosa rivista scientifica Cancer Research. La scoperta, ora, potrà portare a sperimentazioni cliniche mirate al ripristino delle difese immunitarie compromesse dall’opportunista tumore della pelle.

Il team guidato dalla dottoressa Gabriella Pietra ha appurato come avviene che il melanoma sia in grado di sfuggire al controllo del sistema immunitario e in particolare delle cellule “Natural killer” (o NK) e i linfociti T.
Il sistema di elusione dell’attacco da parte delle cellule preposte al controllo delle infezioni e degli attacchi all’organismo permette alle cellule tumorali di sopravvivere e poi diffondersi nel corpo. Questo sistema d’invasione è messo in atto per mezzo di sostanze chiamate PGE-2 e kinurenina, prodotte dalle cellule del melanoma, che quando vengono a contatto le cellule NK hanno il potere di disarmarle. Forti dunque della mancata offensiva da parte dei soldati interni in difesa dell’organismo, le armate distruttive del cancro hanno il via libera nell’invadere il corpo.

Vista così, lo studio potrebbe far emergere una situazione senza speranza, tuttavia in questo caso può accadere l’esatto contrario, ecco perché la scoperta è così importante. Sapendo pertanto come agisce il melanoma è possibile controbattere il meccanismo. Per esempio, dai test condotti in laboratorio dai ricercatori, si è visto come l’utilizzo di alcuni farmaci che bloccano la PGE-2 o l’enzima che produce la kinurenina (IDO), permetta alle cellule NK di “recuperare le armi” e di uccidere le cellule del tumore.
Grazie ai ricercatori italiani si apre così una nuova via di intervento e speranza nella lotta di questo pericoloso e sempre più diffuso cancro delle pelle.
[lm&sdp]

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