giovedì 20 settembre 2012

Mille euro per andare in tv ecco il listino dei politici. - Laura Serloni


Mille euro per andare in tv ecco il listino dei politici


"Vuoi parlare in televisione? Paga". Lo scandalo delle interviste a pagamento nelle emittenti locali. Il caso del patron dei rifiuti, Cerroni. A trovare i clienti è l'agenzia pubblicitaria Arcus Multimedia di Paolo Berlusconi.


Tutto ha un prezzo. Anche le interviste giornalistiche che valgono ben mille euro. Perché si sa, la pubblicità è l'anima del mercato. E quale miglior mezzo per i politici municipali, comunali e regionali per mettersi in mostra? Soprattutto se viene messa a disposizione una troupe, uno studio, un giornalista e nessun contraddittorio, al massimo un ospite in diretta. 

La pratica è conosciuta da tutti. Assolutamente trasversale. Va avanti da anni. E non sembrerebbe un caso se ci sono consiglieri che non sono mai stati chiamati, mentre altri hanno l'appuntamento fisso. Tutti sanno chi va e chi non va, tanto che tra i politici di ogni ordine e grado girano delle vere e proprie brochure. Sono dei dépliant a volte rilegati con cura con copertina trasparente, altre spediti via mail che contengono oltre ad una dettagliata descrizione di come si svolgeranno le puntate anche i relativi costi. RomaUno Tv ha un listino prezzi con diverse opzioni. L'offerta d'ingresso è di minimo un mese quindi 4 puntate e può essere strutturata con 2 formule: la prima senza break pubblicitari è di tremila euro più iva per appunto 4 puntate, quindi 750 cadauna; la seconda è con break pubblicitari per un totale di quattromila euro più iva sempre per 4 puntate, ergo mille euro ognuna con inclusi 72 spot, 18 ogni 45 minuti. Il politico di turno se vuole può fornire eventuali sponsor "amici", altrimenti sarà l'emittente a vendere gli spazi. 

Insomma, non si parla di spiccioli, ma di decine di migliaia di euro che i politici di volta in volta versano alle tv locali. Un vero e proprio contratto scritto. Nonostante le regole deontologiche vietino questo tipo di pratica. L'Emilia Romagna fa scuola. E ora lo scandalo delle interviste a pagamento si allarga anche al Lazio.

Così fan tutte. O quasi. Certo è che RomaUno tv, del patron dei rifiuti Manlio Cerroni, è la regina dei piccoli canali: "L'unica televisione romana "all news"  -  si legge sul sito web  -  È la "tv dei romani" che dal 2003 diffonde un palinsesto interamente dedicato alle notizie da Roma e dal Lazio. Visibile su Sky al canale 518 e sul digitale terrestre al canale 11". La visibilità, dunque, è garantita. Chi procaccia i "politici clienti" è la Arcus Multimedia, l'agenzia pubblicitaria di Paolo Berlusconi nata nel 1994 come concessionaria per le edizioni locali de "Il Giornale" che negli anni ha arricchito il proprio portafoglio prendendo nella sua scuderia importanti mezzi stampa, tv e radio.

Il servizio viene costruito ad hoc. Lo spazio è assicurato all'interno della trasmissione "Ditelo a RomaUno". In più nel programma dove gli ospiti sono consiglieri comunali e municipali, nonché presidenti e assessori, sono a disposizione le linee telefoniche per gli interventi dei cittadini oltre al servizio sms, chat e video chat. Non solo. Si aggiungono i servizi filmati già realizzati sul territorio che possono essere inseriti nel programma e commentati dall'ospite nonché segnalazioni e confronto con i cittadini. 

La mission è dichiarata nella brochure con tanto di costi. "Il progetto mira ad offrire un canale di pubblicizzazione sull'attività della giunta municipale utilizzando un meccanismo televisivo di partecipazione ed interazione diretta con il pubblico all'interno di un palinsesto già targettizzato e fidelizzato che costituisce un plus rispetto ad un progetto costruito ex novo", si legge nel dépliant. Alla presenza in studio viene abbinata la realizzazione di servizi realizzati sul territorio per documentare con immagini l'attività di minisindaci, assessori e consiglieri. "E per questo mettiamo a disposizione del progetto una troupe Eng che possa seguire con la massima presenza quanto necessario alla completezza del programma", così è scritto nel listino prezzi. 

Ma c'è di più. Se non bastassero le immagini e le parole, se i commenti del presidente o del consigliere municipale e comunale non fossero abbastanza convincenti allora "come migliorativo all'effetto credibilità del contenuto proponiamo anche di lasciare aperte le linee telefoniche per consentire al pubblico il dialogo diretto e la possibilità di ricevere informazioni e spiegazioni dirette". Altro che informazione imparziale e obiettiva, siamo al cospetto di autentica pubblicità mascherata però da servizio giornalistico.


http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/09/20/news/mille_euro_per_andare_in_tv_ecco_il_listino_dei_politici-42876072/

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