venerdì 8 febbraio 2013

Corte dei Conti all'attacco dei derivati «I comuni annullino i contratti onerosi».


Il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino

«Per gli amministratori è colpa grave».

«I rischi sono molti e imprevedibili»: la Corte dei Conti punta i fari sui derivati. In un dossier della procura generale arriva un monito: gli enti dovrebbero adottare «doverose iniziative volte alla risoluzione di contratti eccessivamente onerosi». Altrimenti - avverte la Corte - per gli amministratori c'è «colpa grave».
La Corte fa presente che gli enti, che hanno utilizzato i derivati per ristrutturare il debito o farne dei nuovi, possono contare sulle «notevoli aperture» sia del giudice ordinario, che concede la nullità del contratto per mancanza di causa, che, soprattutto, del giudice amministrativo (legittimità dell'annullamento d'ufficio in via di autotutela del contratto potenzialmente dannoso per l'ente). Altrimenti - avverte la Corte - «la condotta degli amministratori potrebbe essere censurata sotto il profilo della colpa grave».

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