venerdì 8 marzo 2013

Che due palle. - Andrea Scanzi



Che due palle. Ma che due palle. Ma che due palle. "Se falliamo noi, violenza sulle strade". La frase (detta al Time) diventa per le solite testate: "Grillo minaccia". Ma minaccia de che? 

1) Grillo ripete questa frase da mesi, in ogni Tsunami tour, (quasi) in ogni intervista. E finora non se n'era accorto nessuno. 

2) Grillo dice quella frase non come auspicio (ehhhhh?), ma come constatazione. Ovvero: "Noi siamo l'ultima speranza, il paese è stremato, se falliamo anche noi (che siamo pacifisti e democratici) questi si incazzano e prendono i forconi, arrivano Alba Nuova e Le Pen come altrove". E' un'analisi forse apocalittica (non credo), ma minacciosa proprio no. Se i disoccupati, gli esodati e i nuovi poveri non avranno risposte a breve (che, sia chiaro, deve dare anche il M5S e in fretta), come volete che reagiscano? Prendendo un tè con D'Alema? 

3) "Puntiamo al 100%". Anche questa frase la ripete da mesi. C'è pure nel mio libro e c'è anche nel volume con Casaleggio e Fo. E' l'apoteosi (secondo lui) della vittoria dei cittadini. Ovvero: "I politici professionistici non ci devono essere più, li vogliamo sostituire con gente comune come stiamo facendo. Quando ce l'avremo fatta, avremo raggiunto l'obiettivo e ci scioglieremo come movimento". Utopico, discutibile. Quello che si vuole. Ma cosa (cazzo) c'entrano le minacce e il fascismo? Qui mancano proprio i fondamentali della materia, dai. Non si sa proprio di cosa si parla. A troppa gente è arrivato un meteorite addosso (un meteorite prevedibilissimo) e non sa più come comportarsi. Datevi una svegliata, ragazzi, su. Questo "giornalismo" da titoloni sparati, che fraintende e inventa per uccidere il nemico "fascista e nazista", è davvero avvilente. (e fa il gioco di Grillo: più lo attaccate sul nulla, più lui gioca sul complotto e i suoi lo sostengono ancora di più).

Andrea Scanzi

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