lunedì 25 marzo 2013

Spot con Berlusconi, Ford India si scusa.




La filiale indiana di Ford ha chiesto scusa per una caricatura apparsa on line in cui si vede Silvio Berlusconi al volante di un'auto con tre donne nel portabagagli. Lo riferisce un comunicato dell'ufficio di Mumbai dell'azienda americana ricevuto dall'ANSA.
Il disegno pubblicitario, apparso su un website come esempio di creatività ma mai pubblicato, ha creato un'ondata di proteste da parte delle femministe in India dove c'é stato di recente un allarmante aumento di violenze sessuali.
"Ci dispiace per questo incidente che non sarebbe mai dovuto succedere - si legge - .Queste immagini sono contrarie agli standard di professionalità e dignità seguiti dalla Ford e dalle società che lavorano per noi. Siamo ora impegnati a rivedere le procedure di approvazione e di controllo per far sì che non si verifichi di nuovo". La pubblicità mostra l'ex premier alla guida di una Ford Figo che trasporta nel portabagagli tre ragazze vestite in modo succinto, legate e con accessori sadomaso. Lo slogan è "lascia alle spalle le tue preoccupazioni con il bagagliaio extra large della Figo". La Ford India precisa inoltre che il disegno "non sarebbe mai stato utilizzato per le campagne pubblicitarie". 

Washington Post sul Movimento 5 Stelle: “Finita la Dolce Vita della vecchia politica”.

M5S: FICO, OGGI CITTADINI RIDIVENTANO ISTITUZIONI

Il Washington Post dedica un entusiastico servizio ai neo-parlamentari del Movimento 5 Stelle, paragonando uno di loro, Carlo Sibilia, al celebre personaggio del film di Frank Capra “Mr. Smith goes to Washington” interpretato dal mitico James Stewart.

“Arrivederci to politics as usual”: con questa frase mezza in italiano e mezza in inglese ilWashington Post ha inaugurato un lungo articolo dedicato allo sbarco del Movimento 5 Stelle nel Parlamento italiano ed alla nuova stagione politica italiana, all’insegna del rinnovamento.
Il prestigioso quotidiano americano con la frase “Mr. Smith went to Washington. Now, Carlo Sibilia has come to Rome”, ha addirittura scomodato  il celebre film di Frank Capra paragonando il giovane neo-deputato avellinese, la cui prima intervista da eletto qui su UrbanPost sollevò un vespaio di polemiche, al personaggio interpretato  nel lontano 1939 da un giovane James Stewart.
carlo sibilia
Nel celeberrimo film di Capra, James Stewart vestiva i panni di un giovane senatore impegnato, suo malgrado, in una strenua battaglia parlamentare contro un gruppo di potenti lobbysti e finanzieri.
Un paragone importante per la battaglia che la giovane pattuglia parlamentare a 5 Stelle ha giurato di voler combattere contro i costi ed i privilegi della politica, usando l’apriscatole per scoperchiane segreti e privilegi.
james-stewart-mr-smith-goes-to-washington
“In un paese noto per i parlamentari con stipendi da CEO – scrive il Washington Post - e un debole per machiavellici accordi sottobanco, l’esercito dei nuovi arrivati ​​comprende geologi, operai e casalinghe che cercheranno di porre fine ai giorni de ‘La Dolce Vita’ per la classe politica più privilegiata dell’Europa.”
Insomma, un endorsement che definire entusiastico è dire poco. “Molti si aspettavano che questi neofiti politici – aggiunge il Post – avrebbero abbandonato la loro linea dura una volta eletti, barattando la loro polenta per una bistecca a chi gli offriva un posto di Governo. Ma come il personaggio di James Stewart – si legge nel pezzo del WP – i membri del movimento si sono rivelati più difficili da manipolare di quanto, in molti, avevano immaginato”.
“La loro resistenza a un accordo con i partiti tradizionali – aggiunge Antony Faiola sull’autorevole quotidiano americano – ha lasciato l’Italia senza un governo da quasi un mese e aumenta la prospettiva di nuove elezioni, se la situazione di stallo non sarà risolta”.