venerdì 26 settembre 2014

NON È POPULISMO, SONO NUMERI! - Alessandro Di Battista


Ho calcolato quello che noi cittadini italiani abbiamo speso (e che continuiamo a spendere) dal 1994 ad oggi per colpa di questi partiti indecenti. È una piccolissima lista, mancano gli sprechi delle grandi opere, manca la corruzione, il crimine organizzato, mancano i condoni alle slot machine etc etc. Questo per far capire che i soldi ci sono ma se li sono rubati econtinuano a rubarli. E non è populismo, sono numeri.

1. Guerra in Afghanistan dal 2003 ad oggi. Costo per i cittadini italiani: 5 miliardi di euro
2. Finanziamento pubblico ai partiti dal 1993 ad oggi. Costo per i cittadini italiani: 2,3 miliardi di euro
3. La quota degli stipendi e delle diarie dei parlamentari che il M5S restituisce e che i partiti si intascano. Dal 1994 ad oggi. Costo per i cittadini italiani: 1,4 miliardi di euro
4. Indennità aggiuntive parlamentari, segretari, vice-presidenti e presidenti commissioni Camera e Senato. Dal 1994 ad oggi. Costo per i cittadini italiani: 24 milioni di euro
5. Rimborsi viaggio ex-parlamentari. Dal 1994 ad oggi. Costo per i cittadini: 16 milioni di euro.
6. Finanziamento pubblico all'editoria negli ultimi 20 anni (contributi diretti e indiretti). Costo per i cittadini italiani: 1,5 miliardi di euro.

Totale: 10,24 miliardi di euro. Dieci miliardi e duecentoquaranta milioni di euro. Con 10,24 miliardi di euro si garantisce il reddito di cittadinanza a 850.000 persone. 850.000 cinquantenni che perdono il lavoro avrebbero un anno di reddito di dignità. Un anno di tempo per riqualificarsi e trovare un impiego. Oppure 850.000 studenti usciti dall'università avrebbero un anno a disposizione per trovare un lavoro degno senza dover cedere al ricatto del "mi tocca accettare perché ora non c'è altro e ho bisogno di soldi".

Prima di votare ancora questa gente meglio fare 2 calcoli.

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