giovedì 11 settembre 2014

VINCIAMO POI MA INTANTO INDAGANO VOI. - Gancarlo Cancelleri



Il M5S fa politica con le mani aperte e messe davanti i cittadini, in maniera tale che tutti possano guardare come sono.
E' probabilmente questa la prima di tante novità che abbiamo portato nella politica italiana.
Prima di noi tutti i partiti venivano indagati e tutti si spalleggiavano, d'altronde la loro logica è sempre stata "mal comune mezzo gaudio" sottintendendo che se siamo tutti dentro l'indagine è meno grave.
Oggi per fortuna, purtroppo per loro, c'è una forza politica che ne rimane sempre fuori: il M5S!
L'inchiesta in Sicilia sulla gestione dei soldi pubblici continua inesorabile, infatti per Giambattista Bufardeci (Grande Sud), Antonello Cracolici (PD) Cateno De Luca (Gruppo Misto), Cataldo Fiorenza (PDS), Innocenzo Leontini (PDL), Rudy Maira (UDC e Pid) e Francesco Musotto (MPA), i sette ex capigruppo all’Assemblea Regionale Siciliana, sono stati spediti altrettanti inviti a dedurre per via dell’inchiesta contabile dalla Procura Regionale delle Corte dei Conti, inchiesta parallela a quella della magistratura ordinaria, sulle cosiddette “Spese pazze” all’Ars.

La magistratura ordinaria indaga sull’ipotesi di peculato, mentre la Corte dei Conti punta sul danno erariale nell’operato dei sette politici. Bufardeci avrebbe provocato un danno erariale di 60 mila euro, De Luca 4 mila euro, Fiorenza 31 mila euro, Leontini 110 mila euro, Maira 400 mila euro e Musotto 700 mila euro.
Ad Antonello Cracolici del PD viene contestata la cifra complessiva di 500 mila euro suddivisa per voci davvero singolari: 72 mila euro per i pasti consumati dai deputati del gruppo del Pd nella buvette lungo i cinque anni di legislatura. Le "anticipazioni" attraverso le quali Cracolici avrebbe pagato bollette dell'Enel, della Tarsu, il canone Rai, la gita d'istruzione della figlia (200 euro) e l'acquisto di un mazzo di mimose (15 euro). Sempre dalle spese del Pd emergono prestiti all'ex senatore Crisafulli (fra cui 1.075 euro per due polizze assicurative), a Gianni Parisi (268 euro) per l'Ici e all'ex sindaco di Corleone Pippo Cipriani (1000 euro).
Complessivamente il presunto danno erariale supera i 2 milioni di euro.

A questa dovete affiancare la nuova indagine per le spese pazze dell'ARS da parte della Corte dei Conti che anche questa volta ha coinvolto tutti tranne il M5S.
#Vinciamopoi ma intanto #indaganovoi
Leggi i dettagli dell'inchiesta >---> http://goo.gl/rYQ6ot


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