mercoledì 4 giugno 2014

Effetti del limone.



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Bistecche colorate e pesce con l’additivo.




Il dossier: la criminalità punta sui cibi adulterati, sequestri per oltre 1 miliardo.                   

Il dossier firmato dal generale Cosimo Piccinno in occasione del bicentenario dell’Arma, elenca le operazioni effettuate negli ultimi mesi e soprattutto mette in guardia dalle infiltrazioni della criminalità organizzata che con questo mercato parallelo si garantiscono guadagni da centinaia di milioni di euro, ma anche l’utilizzo dei canali di riciclaggio che passano per il controllo di alcuni centri di smistamento e supermercati. Un mercato parallelo a quello dei farmaci, anch’esso in potente espansione grazie alla capacità di vendita online..                          

I veleni al ristorante

Sono oltre 90mila i controlli effettuati tra il 2012 e il 2014, 31mila esercenti non hanno superato il test. Su circa 12mila allevamenti di bovini e ovini sono quasi 4mila i fuorilegge. Stessa media si registra nel settore delle farine e dei pastifici con 6mila e 500 locali non in regola a fronte di 17mila e 500 verifiche effettuate. Un trend confermato in questi primi cinque mesi dell’anno in corso con 703 allevamenti trovati non in regola sugli oltre 2.400 ispezionati e più di 1.500 pastifici sanzionati sui 4.387 visitati. 

Ma il vero pericolo si annida nel settore della ristorazione, dove la media degli «irregolari» inevitabilmente si alza passando a quasi uno su due. Tra il 2012 e il 2014 sono stati verificati ben 27.419 locali pubblici e 11.524 avevano commesso almeno una violazione delle norme. Tra gennaio e il 15 maggio scorso sono su 2.818 ristoranti sono 1.379 quelli che non hanno superato l’esame.

Pesce, carne e finto champagne

A Parma i carabinieri hanno sequestrato «2.300 prosciutti ottenuti da animali alimentati con rifiuti» a Palermo sono stati denunciati 23 macellai che vendevano «carne trattata con Ione solfito che la faceva diventare rossa e sanguinolenta», in quattro Regioni - Puglia, Marche, Emilia Romagna e Veneto - sono stati sequestrati centinaia di litri di Cafodos e tonnellate di pesce spada e tonni. Nel dossier si sottolinea come «il Cafodos è un additivo che viene mescolato con il ghiaccio e dopo qualche secondo diventa invisibile alle analisi di laboratorio. Ha un effetto miracoloso: consente di dare freschezza apparente al prodotto, ma all’interno generalmente è già marcio». 

Sofisticazione pericolosa per la salute è stata accertata anche per l’olio extravergine che in moltissimi casi viene sostituito con olio di soia e adulterato. A Bari è stato scoperto uno stabilimento dove veniva colorato per farlo diventare più verde e così apparire più genuino. Ma il vero capolavoro della contraffazione è stato scoperto dal Nas di Napoli con migliaia di bottiglie di Champagne Moët & Chandon, Veuve Clicquot Pondsardin e Bollinger già sistemate sugli scaffali di numerose enoteche e supermercati in un traffico internazionale gestito dalla criminalità organizzata. Prodotti pressoché identici agli originali con tanto di bollini adesivi, imballaggi, tappi, collarini, cliché dei marchi, timbri e attrezzature per l’imbottigliamento. Il valore del sequestro supera i due milioni di euro e sono ancora in corso controlli sui collegamenti con i mercati stranieri come la Spagna, il Portogallo, la Francia e l’Inghilterra.

Antibiotici e anticancro della camorra

Le cosche puntano sulla catena alimentare, ma anche il mercato parallelo dei farmaci appare in grande espansione. Nei primi cinque mesi del 2014 su 7.847 controlli effettuati sono stati riscontrati ben 1.448 presidi «non conformi» con una valore dei sequestri che supera i 115 milioni di euro. Ma ciò che maggiormente allarma sono i siti internet che offrono, oltre al prodotto, anche la ricetta medica per ottenere il rimborso dal servizio sanitario nazionale. 

Il Nas ha anche accertato che adesso sono in vendita medicinali che per l’assunzione necessitano di un costante controllo medico e invece vengono immessi sul mercato senza alcun controllo anche se si tratta di antidepressivi, antiasmatici, antiepilettici e addirittura farmaci contro il cancro che, come è stato denunciato dai vertici dell’Aifa, vengono commercializzati in un mercato illegale dalle famiglie di camorra.

http://www.corriere.it/cronache/14_giugno_03/bistecche-colorate-pesce-l-additivo-31576654-eaec-11e3-9008-a2f40d753542.shtml

Tangenti per il Mose: arrestati sindaco di Venezia e politici.

Venezia, Giorgio Orsoni e i lavori per il 'Mose' (foto: ANSA)


In manette 35 persone, un centinaio gli indagati. Chiesto l'arresto dell'ex ministro Galan.
Bufera giudiziaria a Venezia, arrestati il sindaco Giorgio Orsoni, posto ai domiciliari, l'assessore regionale Renato Chisso e altre 33 persone, tra cui due ex presidenti del magistrato alle Acque della città lagunare. Le ipotesi di reato a vario titolo sono corruzione, concussione, riciclaggio. Nell'inchiesta su presunti fondi neri accumulati dagli allora vertici di una azienda operante nella costruzione del sistema Mose per la difesa di Venezia dalle acque alte anche una richiesta di arresto per Giarcarlo Galan, ex governatore del Veneto ed ex ministro con Berlusconi e ora deputato.
La cosiddetta inchiesta sul Mose parte da lontano e ha preso avvio da un filone dell'indagine per presunte mazzette relative ad opere autostradali lungo la A4 riguardanti una società presieduta da Lino Brentan. Patteggiata la pena per quella vicenda, Brentan oggi risulta tra gli arrestati per la nuova indagine della Procura di Venezia.
Da quel filone la Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura di Venezia, è giunta ai presunti fondi neri creati da Piergiorgio Baita, all'epoca dei fatti ai vertici della Mantovani, la società leader nella realizzazione del Mose e all'interno del concessionario unico Consorzio 'Venezia Nuova' (Cav). Gli inquirenti sono riusciti poi a risalire agli allora vertici della Cav, con l'arresto (ai domiciliari) del presidente Giovanni Mazzacurati e di altre persone. Nei giorni scorsi, nel quadro del filone riguardante l'ex presidente della Mantovani l'invio di uno stralcio del fascicolo al tribunale dei ministri relativo all'ex ministro Altero Matteoli.