martedì 27 gennaio 2015

Scienziati trovano geni alieni nel DNA umano. - John Stokes




Rappresentazione artistica di testimonianze oculari di Asket, la donna umana extraterrestre
Rappresentazione artistica di testimonianze oculari di Asket, la donna umana extraterrestre, riferimento: www.gaiaguys.net
Un gruppo di ricercatori che lavorano al Progetto Genoma Umano, capitanati dal Prof. Chang, hanno comunicato una sorprendente scoperta scientifica: credono che le cosìddette sequenze non codificanti del DNA umano, ovvero quello che si pensava essere Junk (spazzatura), non sono altro che il codice genetico di forme di vita extraterrestri. 

PROGRAMMATORI EXTRATERRESTRI

di John Stokes

Le sequenze non codificanti sono comuni a tutti gli organismi viventi sulla Terra, dalle spore (muffe) fino ai pesci, come per l'uomo, nel DNA umano esse costituiscono gran parte del genoma totale, come asserisce il Prof. Sam Chang, il capo del Team di scienziati. 

Sequenze non codificanti, originariamente conosciute come "DNA spazzatura", sono state scoperte anni fa, e la loro funzione è rimasta un mistero. 
La stragrande maggioranza del DNA umano è di un altro Mondo. 
Gli apparenti "geni spazzatura extraterrestre" possono solo godersi il viaggio. 
Dopo un'analisi approfondita con l'aiuto di altri scienziati, programmatori informatici, matematici e altri ricercatori, il professor Chang si era chiesto se l'apparente "DNA spazzatura" fosse stato creato da una sorta di "programmatore extraterrestre".
Una più alta forma di vita extraterrestre è stata impegnata nella creazione di una nuova vita e su pianeti diversi.
"I pezzi alieni all'interno del DNA umano - osserva il professor Chang - hanno delle proprie vene, arterie e un proprio sistema immunitario che resiste con forza a tutti i nostri farmaci anti-cancro". 
Il professor Chang stabilisce inoltre che "la nostra ipotesi è che una più alta forma di vita extraterrestre è stata impegnata nella creazione di una nuova vita e su pianeti diversi. 
La Terra è solo uno di questi. 

Forse, dopo la programmazione, i nostri creatori ci crescono allo stesso modo in cui noi cresciamo i batteri in piastre di Petri, non possiamo conoscere le loro motivazioni. 

Potrebbe trattarsi di un esperimento scientifico, o di un modo di preparare nuovi pianeti alla colonizzazione, o si tratta di dare vita all'universo ".

Il Professor Chang indica inoltre che "se pensiamo in termini umani, questi programmatori extraterrestri, stavano molto probabilmente lavorando ad un super codice composto da diversi progetti, e questi progetti avrebbero dovuto produrre varie forme di vita per altri pianeti.

Sono state anche cercate diverse soluzioni. 
Questo Super Codice o Grande Codice, una volta eseguito, non possiede una funzione, ma modificandone le parti e aggiungendone di nuove, una volta eseguito ancora, si possono ottenere dei miglioramenti, via via che ogni volta se ne aggiugono delle parti.

Il team del professor Chang conclude inoltre che, i "probabili programmatori extraterrestri" potrebbero aver avuto l'ordine di tagliare tutti i loro piani programmati e progetti avviati per il futuro, per concentrarsi sul" Progetto Terra " per rispettare una ipotetica scadenza.

I coordinatori del progetto Genoma Umano molto probabilmente, in modo frettoloso, possono aver dovuto ridurre drasticamente "il super codice" e consegnato un programma di base, già preimpostato, destinato alla Terra ". 
Il professor Chang è solo uno dei molti scienziati e ricercatori che hanno scoperto altre origini extraterrestri all'umanità. 
Chang e i suoi colleghi, mostrano che le lacune della "programmazione extraterrestre nel sequenziamento del DNA utilizzato sulla Terra, allo scopo di crearvi vita umana, ha prodotto una crescita senza logica nell'insieme di cellule dando vita a quelle che conosciamo come  cellule cancerogene". 
Chang indica inoltre che "quello che vediamo nel nostro DNA è un programma composto da due versioni: un codice grande e il codice di base. 
Il dr. Chang afferma poi che "il programma completo del DNA" non era scritto in modo completo e corretto per la Terra. 
E' ormai un dato di fatto già verificato nelle ricerche passate e che i geni da soli non sono sufficienti a spiegare l'evoluzione; ci deve essere qualcosa di più in gioco...
"Prima o poi - dice Chang - dobbiamo fare i conti con l'idea incredibile che ogni vita sulla Terra porta con se un pezzo genetico di un parente o cugino extraterrestre e che l'evoluzione non è quello che pensiamo che sia".

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