giovedì 19 febbraio 2015

Addio epatite C: ecco i farmaci gratuiti per 15mila persone.


Serviranno a dire definitivamente addio all’epatite: ecco i farmaci gratuiti per 15mila persone che saranno garantiti da un fondo già stanziato dal ministero della Salute.

Ora è ufficiale, l’Italia ha stanziato un fondo da un miliardo e mezzo di euro previsto dalla legge di Stabilità per mettere a disposizione di 15mila italiani quattro farmaci contro l’epatite C che verranno distribuiti gratis.

Nonostante la carenza di fondi che non consente una copertura totale, a causa dell’elevato costo dei trattamenti, l’investimento sui farmaci porterà al Servizio sanitario nazionale un grande risparmio, che consentirà di cancellare il virus nell’80 per cento dei casi. Guarire dall’epatite C 15 mila pazienti, significa infatti evitare i problemi legati all’infezione, come cirrosi, tumori e complicazioni anche mortali, per un risparmio calcolato in un miliardo l’anno tra ricoveri e trapianti evitati.

In Italia ci sono oggi oltre 300 mila pazienti con epatite C e patologie correlate che generano un costo complessivo per il Sistema sanitario nazionale di oltre un miliardo di euro all'anno. Perciò, chiarisce Francesco Mennini, dell'Università Tor Vergata di Roma, direttore del Centro per la valutazione economica, “l'introduzione di nuovi farmaci che permettono la guarigione dalla patologia può diventare un elemento importante anche dal punto di vista economico”.

“Siamo a una svolta epocale. È come passare dalla radio a internet“, commenta il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.  Ma non tutto fila liscio, perché le associazioni come Epac, stanno registrando casi di inadempienza in alcune regioni come Campania, Calabria e Sicilia che ostacolano la somministrazione gratuita del farmaco agli ammalati

Farmaci anti epatite C: c’è anche il Simeprevir

Dopo il Sofosbuvir, il primo farmaco di nuova generazione arrivato in Italia a ottobre che guarisce l’epatite C nella quasi totalità dei casi, entro questa settimana sarà disponibile anche il secondo ritrovato, chiamato Simeprevir che precede l’approvazione di altri farmaci similari ancora in attesa della definitiva approvazione.

Il Simeprevir, prodotto in Italia dalla Jansenn Italia, avrà inoltre ricadute positive anche sull’occupazione: si parla di 80 milioni di euro dal 2016 al 2021. Si tratta della prima terapia combinata orale, senza interferone che, insieme al Sofosbuvir, ha rivelato percentuali di guarigione dal virus anche del 90 per cento.

Il nuovo farmaco avrà le sembianze di una comune compressa da assumere per via orale che dopo un lungo periodo di trattamento, debellerà nel paziente in modo permanente il virus dell'epatite c.

Nessun commento:

Posta un commento