venerdì 8 maggio 2015

L’incendio nel Terminal 3. Coinvolta area di 1000 metri quadrati.


L’aeroporto di Fiumicino è rimasto paralizzato per ore in seguito all’incendio scoppiato stanotte. Anche il traffico in tilt.


Ore di paura all’aeroporto di Fiumicino, dopo che la scorsa notte un violento incendio, scoppiato dopo mezzanotte, ha colpito il Terminal 3. Fortunatamente le fiamme, che non hanno provocato feriti gravi ma solo tre intossicati, sono state domate, ma i disagi alla circolazione sono ancora molti. Da mezzogiorno lo scalo è stato riaperto agli arrivi, mentre le partenze sono riprese gradualmente a partire dalle 14. Ritardi e cancellazioni si sono ripercossi anche su altri scali nazionali, mentre la chiusura dell’Autostrada Roma - Fiumicino ha paralizzato per ore la capitale.

Ritorno alla normalità
È in corso una graduale ripresa della piena attività dello scalo romano, pur rimanendo completamente inagibile il Terminal 3, dove le fiamme hanno interessato l'area commerciale nella zona transiti e, come spiegano i vigili del fuoco, «ci vorranno giorni» per la messa in sicurezza. Dalle 12 alle 14 sono stati operativi 12 voli l'ora, mentre adesso si sta tornando ai ritmi consueti. Ripresi anche i collegamenti ferroviari con Roma e riaperta l'autostrada. Le compagnie aeree si stanno riorganizzando per predisporre, appena possibile, le partenze di tutti i passeggeri, mentre i voli in arrivo atterrano regolarmente. «Il primo volo della giornata, della compagnia Iberia, è appena partito» ha annunciato intorno a mezzogiorno il presidente dell'Enac Vito Riggio, e poco dopo L’Alitalia ha comunicato la ripresa graduale dei voli della compagnia di bandiera; il primo volo decollato è stato l'AZ 110 diretto ad Amsterdam. 
Si indaga per scoprire le cause
Al momento restano da definire con certezza le cause del rogo, probabilmente innescato da un corto circuito. È stata esclusa subito dagli inquirenti l’ipotesi dolosa. Stando alle prime ricostruzioni, le fiamme sarebbero divampate poco dopo la mezzanotte dal bar Gustavo al Terminal 3, all’interno dell’area transito successiva al controllo passaporti e non dal deposito bagagli, come riferito in un primo momento. In poco tempo l’incendio ha invaso completamente il Terminal, provocando una colonna di fumo altissima, visibile anche a chilometri di distanza. Sarebbe stata una dipendente del bar ad accorgersi delle fiamme e lanciare l’allarme «È una testimonianza che stiamo valutando secondo gli elementi che hanno i vigili del fuoco» ha spiegato il vice questore Antonio Del Greco, mentre proseguono le indagini per capire se la struttura fosse dotata di un sistema antincendio adeguato «Bisogna comprendere se quello che è accaduto la notte scorsa è solo un caso accidentale o sia un segnale di problemi da verificare - ha affemato Riggio - bisogna capire cosa è bruciato così velocemente, quale materiale ha fatto propagare le fiamme rapidamente: i materiali usati in aeroporto sono a norma di legge, non so però cosa c'era nei negozi. Questo è un punto che bisognerà capire. Ora vigileremo su tutte le società presenti al Terminal 3, sulle cause aspettiamo gli accertamenti». 

Stanchezza e paura dei passeggeri
Appoggiati ai bagagli, sdraiati sui marciapiedi, seduti per strada o sul pavimento: dopo l'incendio che ha causato la chiusura dello scalo romano, i viaggiatori aspettano notizie sui voli. C’è chi fa la coda al banco informazioni, chi preferisce sedersi al sole e chi si sdraia per strada o sul pavimento, sono migliaia le persone rimaste a terra a causa della chiusura temporanea dello scalo romano. Nella mattina quasi tutti i passeggeri in transito, a parte quelli delle compagnie low cost “dirottato” su Ciampino, sono stati trasferiti in albergo in attesa che riprendessero i voli. A quelli rimasti dentro l'aeroporto era consentito occupare solo "Land side", ovvero il lato check-in, dove venivano distribuite bottigliette d'acqua. 

http://tg24.sky.it/tg24/cronaca/2015/05/08/incendio_fiumicino_disagi_ritardi_aeroporto_roma.html

1 commento:

  1. E se a porsi le domande è il presidente dell'Ente nazionale per l'aviazione civile c'è da preoccuparsi....

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