lunedì 8 giugno 2015

L’Agenzia delle Entrate e i controlli sui conti correnti.

L'ufficio dell' agenzia delle entrate a Pontedera, 4 maggio 2012.  ANSA/STRINGER

Saranno le banche e gli uffici postali a girare i nostri dati all’Agenzia delle Entrate. Il Fisco verrà a conoscenza dell’importo medio del conto rapportato a un anno.

Arriva il grande fratello fiscale. L’Agenzia delle Entrate dal 30 giugno potrà controllare quotidianamente i conti correnti dei contribuenti. La novità voluta dal governo con la legge di stabilità, amplia i poteri del Fisco.Con questa mossa il Fisco avrà accesso alla giacenza media dei nostri depositi e tutti i dati andranno nella “Superanagrafe” dei conti correnti. Saranno le banche e gli uffici postali a girare i nostri dati all’Agenzia delle Entrate.Il Fisco verrà a conoscenza dell’importo medio del conto rapportato a un anno. Il calcolo si ottiene dividendo i saldi giornalieri per 365. Il Fisco adesso fa una grande salto di qualità già adesso i correntisti sono nel mirino dell’Agenzia, ma con l’accesso diretto alle giacenze di fatto la marcatura sarà più stretta.
L’analisi costante del conto sarà un’arma contro i movimenti sospetti con riempimenti e svuotamenti del conto. L’obiettivo di questa operazione legata alla giacenza media, sostengono all’Agenzia, sono i controlli sull’Isee, lo strumento di valutazione della
situazione economica di coloro che richiedono prestazioni sociali agevolate (borse di studio per i figli, esenzioni sanitarie o sgravi sulle rette scolastiche). Insomma per stanare i furbi, il Fisco violerà la nostra privacy e i nostri conti…
Di certo, se l'agenzia delle entrate avesse utilizzato lo stesso metodo con i politici, non credo che ci troveremmo in crisi economica causata, peraltro, proprio dalla pessima amministrazione di chi ci governa e legifera pro domo sua.
In Italia, con leggi che poi risultano illecite e anticostituzionali, si predilige monitorare il lavoratore e derubare il povero pensionato anziché chi prende mazzette.
cetta.

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