venerdì 3 luglio 2015

Spedite le raccomandate all'INPS.




Spedite le raccomandate all'INPS.

Una a Roma e l'altra a Palermo.

Non ho nessuna intenzione di rinunciare a ciò che mi spetta di diritto; oltretutto pago già tantissimo ogni mese con le ritenute Irpef, addizionali regionali e comunali, acconto addizionale Irpef, Iva su ogni cosa che compro, oltre a quello che mi fanno pagare ogni anno - e non con una tantum ridotta di dieci volte come vorrebbe fare con i miei arretrati lo Stato - ma su tutto ciò che posseggo ed ho pagato di tasca mia.


Infine, perchè abbuonare allo Stato un qualcosa quando lo Stato non mi condona niente?

Perchè rinunciare a ciò che mi spetta di diritto quando lo stato mi impone un De Luca o mi mette a capo del Governo un non eletto dai cittadini?

Perchè rinunciare ad un mio diritto se lo stato mi vieta anche di dissentire privandomi della democrazia sulla quale il mio paese si basa?

Sono stufa di rinunciare sempre a qualcosa e stringere la cintola per dare la possibilità a chi costruisce strade, ferrovie, mezzi militari, aeroporti ed altre opere della stessa portata, di guadagnare cento volte più che negli altri paesi e in assenza di sicurezza per gli utenti.

Sono stanca di dover rinunciare a qualcosa di mio per agevolare chi specula sulla povera gente, chi specula sui rifiuti tossici e non, chi si arricchisce con la sanità.

Sono stanca di dover rinunciare a qualcosa per dare a persone inqualificabili la possibilità di percepire stipendi, buonuscite e pensioni da nababbi per meriti di puro servilismo ed obbedienza verso poteri economici e, pertanto, verso la politica corrotta.

Ormai s'è bello e capito: tutto ciò che noi cittadini risparmiamo se lo spartiscono in pochi. 
Quegli stessi che hanno distrutto l'economia del nostro pese.

Cetta.

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