lunedì 5 settembre 2016

Fertility day.

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Il lavoro, lo sappiamo e constatiamo giornalmente, non è facile trovarlo; ci sono padri di famiglia che si suicidano perchè non hanno un lavoro e non possono mantenere la famiglia.
Ma chi ci governa non lo sa, lo ignora o gira la testa dall'altra parte.
Al femminile il problema del lavoro raddoppia, triplica. E quando si riesce a trovare qualcosa si tratta di lavori usuranti, mal pagati, con turni assurdi che comprendono anche le festività e le domeniche.
Capita, pertanto che, se in una coppia lavorano entrambi, diventa difficile anche avere tempo per stare insieme. Figuriarsi le complicazioni che si presentano quando c'è di mezzo un figlio!
E, mentre fino ad oggi le coppie con figli potevano contare sull'aiuto morale e materiale delle nonne andate in pensione in età possibile, d'ora in poi non potranno più far affidamento su di loro, perché anche le nonne saranno costrette a continuare a lavorare fino alla vecchiaia inoltrata.
Pertanto, sarei curiosa di conoscere il motivo alquanto sadico che ha spinto la Lorenzin ad istituire la giornata del "fertility day".
Mancanza di tatto?
Mancanza di informazione?
Puro sadismo?
Accordo con la categoria di ginecologi?
Mi piacerebbe capire con quale criterio è stato affidato ad una tale incompetente un dicastero di importanza rilevante come quello della sanità.

E, francamente, lo dico con convinzione assoluta, io non mi sento rappresentata dai loschi individui che si sono appropriati delle stanze del parlamento come se fosse casa loro. E spero fermamente che presto, molto presto, vadano a farsi fottere il più lontano possibile.
Io non mi sognerei mai di presentarmi in politica, ritengo che governare comporti una responsabilità troppo grande per le mie prerogative, ma noto con dispiacere che chi ci governa è molto meno preparato di me.

La mia si chiama Dignità, la loro non so.

Cetta.

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