mercoledì 30 marzo 2016

Padoan: "L'Ue danneggia l'Italia, così non va".

Pier Carlo Padoan © ANSA

Il ministro dell'Economia: "Modalità di calcolo impongono al nostro Paese aggiustamenti dolorosi, ma rispetteremo le richieste".

Lo sforzo richiesta dall'Ue all'Italia è "deformato da considerazioni statistiche" e "queste regole, imponendo all'Italia aggiustamenti dolorosi, le recano maggior danno che ad altri Paesi, e questo non mi va bene''. Così il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan in una intervista a Le Figaro nella quale conferma che ''l'Italia rispetterà lo sforzo di aggiustamento che le è richiesto''. Anche la Commissione europea, spiega Padoan, "ammette che questo metodo di calcolo potrebbe essere differente, ma non si cambiano le regole durante il gioco".

Padoan risponde ad una domanda su come si difenderà l'Italia rispetto alla possibilità che Bruxelles apra contro il Paese una procedura di infrazione per deficit eccessivo. "L'Italia rispetterà lo sforzo di aggiustamento che le è richiesto", premette Padoan spiegando che ''manteniamo con Bruxelles un dialogo continuo''. ''Si rimprovera a volte all'Italia - aggiunge - di chiedere troppa flessibilità, di mostrarsi insaziabile, dimenticando che questa domanda è del tutto legittima, perché si iscrive nelle regole europee". Il nostro Paese, sottolinea ancora, "è quello che ha fatto gli sforzi di aggiustamento più intensi della sua politica di bilancio".

"Serve un ministro delle Finanze unico della zona euro", sottolinea Padoan. "In primo luogo, un ministro unico delle Finanze servirebbe a garantire la messa in atto di una politica di bilancio europea più equilibrata - spiega - Dovrebbe anche gestire eventuali azioni di sostegno che implichino risorse comuni, come la gestione dei flussi migratori o del rafforzamento della sicurezza europea. L'Europa deve dotarsi di risorse proprie. E' difficile immaginare che si continuino a spendere tante energie per arrivare ad accordi come quello con la Turchia sui migranti".


C'è da domandarsi se i nostri pseudo-rappresentanti siano ingenui o facciano solo finta di non capire. 
Quando decisero l'entrata in UE firmarono un contratto contenente delle regole che avrebbero dovuto rispettare, perché adesso scendono dalle nuvole? Pensavano di poter gestire l'evento come hanno gestito il governo del paese?
Pensavano che la UE, come una madre permissiva, avrebbe perdonato le loro marachelle proteggendoli sotto il manto azzurro?
Oltre che dannosi ed inadeguati al compito loro affidato, quello della gestione e conduzione del paese, stanno dimostrando di essere anche incompetenti sulle faccende internazionali.
Ci hanno danneggiato, sono la nostra vergogna, ma continuano spudoratamente ed imperterriti ad aprir bocca ed elargire idiozie.
Aspettiamoci altri dolorosi tagli al nostro potere d'acquisto, perchè è bene che si sappia, a pagare lo scotto della loro inadeguatezza, della loro incapacità e della corruzione della quale si servono per mantenere potere e poltrone, saremo solo noi, i cittadini che producono, ma ai quali hanno tolto ogni potere, secondo la loro "libera interpretazione di democrazia"!
La stessa democrazia che esportano altrove danneggiando intere popolazioni, rendendole schiave.