lunedì 11 luglio 2016

Il mezzo corazzato più costoso al mondo? È italiano ed è il più scarso. - jepp magic

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Riconosco che può sembrare strano, un post dedicato ad un blindato. Semplicemente viste le cifre coinvolte, mi è caduto l’occhio su questa storia. Un acquisto di qualche miliardo di sistemi d’arma nuovi nuovi rende felici o almeno parecchio soddisfatte un bel po’ di lobby assortite. Ma andiamo con ordine.
Con due atti successivi, il governo italiano ha deliberato di acquistare 249 e poi 381 blindati (erroneamente definiti da molti giornali carri armati) Freccia, per un totale di 630 mezzi. Per una coincidenza strepitosa uno per ogni parlamentare.
Quanto ci costano? Presto detto: il primo lotto, nel 2009, ci era costato 1,6 miliardi per 249 mezzi, ma aveva compreso, ovviamente, anche la ricerca e lo sviluppo
(anche se il Freccia deriva strettamente, pregi e difetti, dal blindo Centauro). 6.43 milioni per ogni blindato.
La nuova fornitura, per altri 2.6 miliardi complessivi, e’ stata approvata a gennaio 2015, dal governo Renzi tanto impermeabile alle lobby da vedere il Capogruppo PD in commissione Difesa tentare invano di bloccare la decisione del governo, presa lo stesso giorno in cui si coronava, tra l’altro, il sogno da oltre 5 miliardi di euro dell’Ammiraglio De Giorgi, proprio perché a suo dire pesantemente inquinata dalle pressioni delle aziende di armamenti.

Intanto ecco qui la scheda tecnica.
Poi affrontiamo, una buona volta, il costo unitario del veicolo.
2.6 miliardi per 381 mezzi sono, in apparenza, 6.8 milioni a blindato. Il secondo lotto costerà quindi ancora di più del primo.
Più di un teutonico Leopard II. 5.74 milioni di dollari.
Più di un celeberrimo americano Abrams m1a2, da 6.2 a 4 milioni di dollari, o meno se comprato come “usato garantito”
Piu di un avanzatissimo israeliano Merkava IV. 4.5 milioni di dollari
Piu’ di un corazzatissimo inglese Challenger 2. 4.2 milioni di sterline.
Sono i migliori mezzi blindati occidentali in circolazione, i più potenti e sofisticati, con i sistemi di offesa e difesa più costosi e complessi. Possono resistere a qualunque cosa o quasi (in realtà i razzi a doppia testata cava, che cominciano ad essere in dotazione a molti gruppi, sono in grado di bucare, in certe condizioni, anche le loro corazze). Hanno cannoni precisissimi. Sistemi avanzatissimi di stabilizzazione del tiro, motori da 1500 cavalli, corazze stratificate e reattive, insomma stanno al Freccia come una Jaguar sta ad un pulmino Volkswagen.
Vi sembrano conti dubbi? Allora che ne dite dei 10 milioni stanziati nel 2011 per la progettazione lo studio e la realizzazione di due prototipi del Centauro II, un veicolo ovviamente più sofisticato e moderno del centauro ed almeno alla pari con il Freccia (senza contare le differenze di armamento) Si tratta di prototipi, quindi la costruzione non è in serie, molti apparati sono integrati per la prima volta etc etc etc. Eppure costano 5 milioni di euro l’uno. Oltre un milione di euro meno degli esemplari di serie del fantasmagorico veicolo “corazzato”.
A questo punto, credo ci aspetteremmo una via di mezzo tra la macchina di Batman e l’astronave di capitan Harlock.
Invece no. I veicoli in questione non sono in grado difendere i soldati che trasportano in caso di attacco con bazooka, missili spalleggiati o grossi calibri. Al più possono salvarli da uno IED. (Improvvised Explosive Device) non troppo potente o dalle raffiche di kalashnikov. Per resistere ad un cannoncino come il loro, da 25 millimetri (da confrontare con i 105 o 120 dei vecchi e nuovi carri) o da una mitragliata di una camionetta “tecnica” di qualche milizia, devono essere dotati di blindature aggiuntive, che ovviamente fanno lievitare il costo.
I blindo Centauro, utilizzati in Somalia e in Afghanistan sono stati in qualche modo ricoperti con piastrelle reattive in grado almeno di difendere gli occupanti da proiettili fino a 30 mm o razzi spalleggiati di modesta potenza. Di fatto, dei 250 mezzi realizzati solo 17 sono stati collaudati sul campo in Afghanistan e questo per il banal motivo che in realtà non sono particolarmente più sicuri di una camionetta blindata come il Lince, dato che costituiscono un bersaglio più pagante per i gruppi dotati di razzi, dai quali, come visto, non possono difendersi. Dalla loro, grazie alla relativa leggerezza, hanno una velocità massima di oltre 100 km l’ora che però risulta di scarsa utilità sul terreno urbano e fuoristrada, tipici dell’utilizzo di questi mezzi.
Non è ancora chiaro? Il Merkava ha dimostrato di non essere sempre in grado di difendere i soldati trasportati (sì perché può portare alcuni soldati oltre all’equipaggio, all’interno) pur avendo una resistenza equivalente ad oltre 600 millimetri di acciaio, ottenuta con una corazza complessa, cariche reattive, etc etc etc.
L’esercito israeliano ha però deciso di realizzare un trasporto truppe ancora più protetto del Merkava. A quanto pare il veicolo corazzato più protetto e sicuro al mondo si chiama Namer. Costo? Appena 3 milioni di dollari, meno della metà di un Freccia.
Breve sintesi: L’Italia ha quindi deciso di dotarsi del più caro veicolo blindato del mondo e, probabilmente, di tutti i tempi e un ragazzino con un qualunque residuato bellico e’ in grado di bucarlo.

Approvato il "bail in" che prevede un prelievo forzoso anche sui conti dei correntisti con liquidità superiore ai 100mila€.

Immagine presa da google
Qual'è il problema principale del parlamento? 
Salvare le Banche!
Vorrei ricordare ai sapientoni del governo che, anche se è vero che le banche hanno malesseri dovuti alle insolvenze dei cittadini, è anche vero che i cittadini non pagano le rate perchè il governo non è intervenuto in tempo con leggi adeguate per mantenere alta l'occupazione e per obbligare le aziende ad erogare retribuzioni dignitose; 

anzi, permettendo ad alcune aziende di trasferirsi all'estero, ha fatto si che oltre che diminuire il numero di posti di lavoro, venisse ridotta anche la retribuzione pro capite.

La ricchezza di un paese è rappresentata dalle alte percentuali di occupazione e da retribuzioni che denotino un buon tenore di vita , più soldi hanno i cittadini, più soldi spenderanno per far rifiorire l'economia.

Oltretutto è risaputo che il vero malessere delle banche ha altre origini, dovute al fatto di essere state costrette ad acquistare la gran mole di titoli spazzatura con i quali gli USA hanno invaso le borse mondiali spalmando il loro debito in ogni angolo della terra.

A pagare, pertanto, non dobbiamo essere noi cittadini, già duramente provati dall'incapacità di chi ci governa e dal loro servilismo, ma gli stessi che hanno creato e provocato il buco economico! 

Cetta.