venerdì 12 agosto 2016

Ragno sulla foglia di fico.



Stranissimo davvero!

Natura, piante, conchiglia.



Chi ha detto che il guscio di un frutto di mare non possa far crescere una pianta grassa?

Natura.



Natura prorompente.
Piante diverse che crescono insieme, ognuna con una propria personalità e con necessità diverse di sopravvivenza...diventa difficile separarle, meglio lasciare che sia madre natura ad occuparsi di loro.

Natura.






Esageratamente affascinante, rigogliosa natura!

Mistero Spazio: Niku, strano oggetto scoperto vicino Nettuno con l’orbitra “contraria”.

Spazio Misterioso: Niku, strano oggetto scoperto vicino Nettuno con l'orbitra "contraria"


Niku, dal cinese "ribelle", sta girando attorno al Sole in senso contrario rispetto al moto degli altri pianeti, provocando stupore tra gli astronomi.


Oltre Nettuno, nel sistema solare esterno, gli astronomi hanno scoperto un nuovo e misterioso oggetto in orbita attorno al Sole. In un piano quasi perpendicolare al resto dei pianeti.
È stato chiamato Niku, in onore dell’aggettivo cinese che significa “ribelle”. Sta girando attorno al Sole in senso contrario rispetto al moto degli altri pianeti. A oggi, i ricercatori hanno poche idee per spiegare la causa che spinge Niku a muoversi in modo “anormale“.
I sistemi planetari sono definiti per la superficie piana di polvere e gas che si formano attorno a una stella. Grazie al momento angolare, tutti gli oggetti girano attorno al Sole nella stessa direzione.

Niku scoperto usando il telescopio Pan-STARRS

Gli astronomi che hanno scoperto Niku, usando il telescopio Pan-STARRS a Haleakala, Maui Hawaii (sito),hanno notato che l’oggetto spaziale sta attualmente in cima del piano del sistema solare e si muove verso l’alto. Questo significa che un’altra forza deve aver influito su Niku per costringerlo a prendere questo cammino.
Matthew Holman, astrofisico presso il Smithsonian Center di Harvard, credeva inizialmente che il Pianeta Nove (chiamato da molti il Decimo Pianeta, Pianeta Nibiru o Planet X), un ipotetico (e per molti non tanto ipotetico) pianeta di grande dimensioni che esisterebbe nel sistema solare esterno, potrebbe aver influenzato nell’orbita di Niku.

Niku si muove con altri oggetti celesti

Il suo team, però, ha scoperto che Niku, di circa 200 Km di diametro, fa parte in realtà di un gruppo di oggetti. Tutti questi oggetti sono in orbita attorno al Sole in forma contraria al resto dei pianeti, nello stesso piano di 110 gradi.
Mentre vengono realizzati ulteriori studi sul caso, il team internazionale ha deciso essere cauto. Si vuole aspettare l’esito dei risultati. Senza dubbio la scoperta sta appassionando ricercatori di tutto il mondo. Un misterioso oggetto è uscito allo scoperto, li fuori, nello spazio, regalandoci una nuova prova a dimostrazione di quanto ci manchi ancora da conoscere sull’Universo.

Fonte: Earth and Planetary Astrophysics (link), The New Scientist (link).
Andrea TosiScienzaTopMistero,Nettuno,Nibiru,Niku,Pianeta 9,Pianeta X,Spazio

Polveri di supernova nei fondali oceanici. - Davide Patitucci



La firma dell’esplosione in un particolare radioisotopo, osservato da un team di fisici della Technical University of Munich (TUM) in cristalli di magnetite di origine batterica: lo studio su PNAS.


Circa 2,7 di milioni di fa, quando la Terra sta entrando nel Pleistocene, i residui di un’esplosione di supernova investono il Sistema solare. Questa pioggia incessante di materia e radiazione si protrae per circa un milione di anni. E lascia tracce fossili nel nostro Pianeta. Un gruppo di ricercatori tedeschi della Technical University of Munich (TUM) si è messo a caccia di queste impronte fossili piovute dal Cosmo. Fino a trovarle, nel cuore di due sedimenti dell’Oceano Pacifico, in alcuni nanocristalli di magnetite prodotti da batteri magnetotattici, microrganismi con la peculiare caratteristica di disporsi lungo le linee del campo magnetico terrestre.

La firma dell’esplosione di supernova, come illustrato in uno studio pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), è rappresentata da un raro radioisotopo del ferro: il Ferro-60 (60Fe). “Questo radioisotopo - si legge nello studio - non è frutto di un meccanismo di produzione naturale. Quindi, l’osservazione di atomi di 60Fe all’interno di riserve terrestri è la prova della deposizione diretta, all’interno del Sistema solare, di materiale proveniente dall’esplosione di una supernova”. Secondo gli autori, la stella progenitrice della supernova apparteneva all’Associazione OB Scorpius-Centaurus, a circa 300 anni luce dal Sistema solare.

Le supernove rappresentano lo stadio finale della vita di stelle con massa superiore a dieci volte quella del Sole. Una volta esaurito il combustibile nucleare, quando i processi di fusione nucleare diventano insufficienti a compensare la forza di gravità, il nucleo di queste stelle collassa. Il risultato è la violenta espulsione degli strati superficiali della stella. Un’esplosione talmente luminosa da provocare una emissione di radiazione che può, per brevi periodi, superare quella di una intera galassia. 
Gli astronomi stimano che, in un intervallo di tempo che può andare da qualche settimana a qualche mese, una supernova possa emettere la stessa energia liberata dal Sole nel corso della sua intera esistenza.

Secondo gli esperti, le esplosioni di supernove sono fondamentali per l’evoluzione del Cosmo. Giocano, infatti, un ruolo chiave nel disseminare nel mezzo interstellare di elementi chimici pesanti, portando ad esempio alla nascita di nuove stelle. In questo senso, si può dire che gli esseri umani sono, letteralmente, polvere di stelle. Gli elementi chimici di cui sono formati sono stati, infatti, forgiati all’interno delle fornaci nucleari di stelle poi esplose. 

Crediti Foto: NASA/Swift/Skyworks Digital/Dana Berry