mercoledì 5 ottobre 2016

Referendum, sul quesito parte il ricorso al Tar del Lazio: “E’ una truffa”. Benigni: “Se vince il No peggio della Brexit”.

Referendum, sul quesito parte il ricorso al Tar del Lazio: “E’ una truffa”. Benigni: “Se vince il No peggio della Brexit”

Sinistra Italiana e il Movimento 5 stelle hanno presentato un ricorso al Tar del Lazio contro il testo del quesito del Referendum. A parere dei ricorrenti, infatti, “il quesito così formulato finisce per tradursi in una sorta di ‘spot pubblicitario’, tanto suggestivo quanto incompleto e fuorviante, a favore del governo che ha preso l’iniziativa della revisione e che ora ne chiede impropriamente la conferma ai cittadini, che non meritano di essere ingannati in modo così plateale”.
Intanto il dibattito sul referendum continua e fa discutere la frase del premio Oscar Roberto Benigni che, intervistato da Le Iene, è tornato a esprimersi sulla Riforma costituzionale promossa dal governo. “La Costituzione è stata un miracolo, resta la più bella del mondo. I padri costituenti sono stati dei giganti perché hanno illuminato le macerie. L’Italia è rialzata grazie a loro. Ma ora è necessaria una revisione, nonostante nella riforma qualche cosa sia da rivedere”. E un merito all’esito ha detto: “Se vince il No sarà peggio della Brexit. Possiamo stare sereni se vince il Sì. Bisogna pensare al bene degli italiani”.
A presentare il ricorso al Tar sono stati gli avvocati Enzo Palumboe Giuseppe Bozzi (che attualmente difendono i ricorrenti messinesi dinanzi alla Consulta nel giudizio per l’incostituzionalità dell’Italicum), nella loro qualità di elettori e di esponenti del Comitato Liberali x il No e del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, e i senatori Vito Claudio Crimi (M5S) e Loredana De Petris (Sinistra Italiana-SEL). “I ricorrenti – si legge in una nota – lamentano che il quesito predisposto dal Quirinale non tiene conto di quanto stabilito dall’art. 16 della legge 352-1970, secondo cui, quando si tratti di revisione della Costituzione, il quesito referendario deve recare la specifica indicazione “degli articoli” revisionati e di ciò che essi “concernono”. Il quesito, aggiungono, “oltre a non specificare quali siano gli articoli della Costituzione interessati dalla riforma, alcuni dei quali ben più importanti di quelli citati (come la nuove modalità di elezione del Presidente della Repubblica e dei Giudici costituzionali di derivazione parlamentare), si limita invece a riprodurre il titolo del ddl di revisione, che, assieme al corretto ma insufficiente riferimento ad alcuni istituti incisi dalla revisione, riporta impropriamente anche una presunta finalità della legge (il c. d. contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni), che non trova specifico riferimento in alcuna delle norme revisionate, potendone semmai essere una conseguenza, neppure certa e comunque irrisoria”.
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"Gli M5S hanno presentato un esposto in Procura contro Renzi per le dichiarazioni sull’ipotesi della costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. A depositare l’esposto, dove si ipotizza il reato di manipolazione del mercato, il capogruppo alla Camera, Giulia Grillo e il deputato Andrea Colletti. “Il giorno dopo le dichiarazioni la quotazione del titolo della Salini Impregilo ha avuto un aumento del 6,75%, conseguenza certa delle dichiarazioni del Premier”. E non è questa l’unica grana giudiziaria per il governo: i grillini e Sinistra italiana hanno presentato un ricorso sulla formula del quesito del referendum del 4 dicembre."
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/10/05/referendum-sul-quesito-parte-il-ricorso-al-tar-del-lazio-e-una-truffa-esposto-m5s-su-frasi-renzi-per-ponte-sullo-stretto/3076784/

Siamo a questo punto?
Al governo non sono in grado di predisporre un quesito referendario e vogliono cambiare la Costituzione?
E che dovremmo dire della propensione del nostro, ahimè, PdC che, da perfetto ingenuo qual'è, rilascia pubbliche affermazioni che recano un enorme guadagno all'azienda amica...?
E' questa la gente che ci governa?

Campania, carabinieri indagano sui veleni nelle acque. E il sindaco del Pd cerca di far rimuovere il comandante. - Vincenzo Iurillo

Campania, carabinieri indagano sui veleni nelle acque. E il sindaco del Pd cerca di far rimuovere il comandante

E' successo in provincia di Avellino, a Solofra, capitale campana dell’industria delle concerie. La procura irpina ha aperto un fascicolo per avvelenamento, delitti colposi contro la salute pubblica e omissione d’atti d’ufficio. Secondo gli inquirenti, il primo cittadino dem Vignola ha contattato un ex senatore del suo partito (Enzo De Luca, solo omonimo del governatore) affinché intercedesse con il ministro Pinotti per far trasferire il comandante che indaga.

Solofra, capitale campana dell’industria delle concerie, l’acqua è contaminata dal tetracloroetilene, ci sono pozzi sequestrati da più di due anni e c’è il rischio che l’inquinamento si propaghi nei comuni irpini a valle. Risulta da una inchiesta della Procura di Avellino che ha aperto un fascicolo per avvelenamento delle acque, delitti colposi contro la salute pubblica e omissione d’atti d’ufficio. Ed il Pd locale, che governa il territorio, che fa? Trama al telefono per vedere se è possibile rimuovere il comandante della Stazione dei Carabinieri di Solofra che indaga sui presunti responsabili dell’inquinamento. Ovvero su di loro, ed in particolare su un sindaco dem. Intercettato mentre sollecita pressioni sul ministro della Difesa Roberta Pinotti (estranea a queste vicende e tirata in ballo a sua insaputa), dal quale dipendono gerarchicamente i militari dell’Arma.

Lo si evince dalle telefonate depositate dai pm alla conclusione di una prima tranche di indagini, che contesta a un manager e a un tecnico di Irno Service il reato di smaltimento illecito di rifiuti pericolosi. Si tratta delle intercettazioni del sindaco Pd Michele Vignola a colloquio con l’ex senatore, ex assessore regionale e componente della segreteria campana dem Enzo De Luca (solo omonimo del Governatore). 
Conversazione del 26 marzo 2014, ore 13.12. Vignola, indagato e col telefono sotto controllo, chiama De Luca: “Poi quell’altra cosa… mi stai facendo pigliare collera… una cosa che non ti posso parlare per telefono…”. De Luca: “Io tutto quello che potevo fare l’ho fatto…”. Vignola insiste: “Mah… e no… possiamo andare a Roma… al ministero della Difesa…”. De Luca ribatte: “Ho capito… devo parlare con quella madonna… devo parlare con Roberta (Pinotti, ndr)”. Vignola: “Me la devi fare questa cosa qua… me la devi chiudere… questa è una cosa personale… che ti sto chiedendo”.
E’ una delle quattro telefonate che il procuratore capo di AvellinoRosario Cantelmo cita come indizi delle manovre di Vignola “per intervenire su politici avellinesi di primo piano per far trasferire il comandante dei Cc di Solofra Giuseppe Friscuolo, evidentemente troppo attivo nelle indagini”. Indagini che secondo la Procura danno fastidio a un sindaco che “più che preoccuparsi della contaminazione della falda idropotabile del suo Comune, sia preso essenzialmente dal problema di non scontentare il potente ceto dei conciatori solofrani, costituente il suo bacino elettorale”.
Le telefonate tra Vignola e De Luca in cui si discute di come ‘arrivare’ al ministro si intensificano con l’avanzare delle indagini, culminate nel sequestro di due pozzi idropotabili di Solofra. Il 31 marzo 2014 De Luca informa Vignola: “Vado dopodomani a Roma, quasi certamente incontro pure la Pinotti”. L’11 aprile gli comunica che la missione è compiuta: “Ho fatto quella cosa… l’ho fatta al massimo livello… dovrebbe andare in porto… anche tranquillamente… quindi volevo tranquillizzarti su questo… e martedì forse vado di nuovo… detto questo, poi ci possiamo vedere in questi giorni…”. Segue lunga discussione su questioni politiche locali. Ma Vignola appare impaziente: “Che tempi ti hanno dato per questa cosa?”. Si riferisce, secondo gli inquirenti, al trasferimento del comandante Friscuolo. De Luca: “Gli ho detto di fare una cosa immediatamente… di intervenire fortemente e senza mezzi termini… e poiché la il capogruppo… tra l’altro con il Generale… e quella (la Pinotti, ndr) tiene proprio rapporti diretti… ehhh che ti devo dire…”.
Il comandante non è stato trasferito ed è ancora al suo posto, non ci sono tracce che De Luca abbia davvero provato a fare pressioni sul ministro Pinotti e il pm propende per la tesi che l’ex senatore abbia solo millantato per rabbonire il suo interlocutore e collega di partito. Resta da capire perché, di fronte alle insistenze di un sindaco che chiede la testa di un carabiniere servitore dello Stato, un ex parlamentare ed uomo delle istituzioni non abbia risposto “questo non si può fare, pensiamo invece a come disinquinare il nostro territorio”.

Nobel per la Fisica a Thouless, Haldane e Kosterlitz.

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Per la scoperta del volto 'esotico' della materia.


Il Nobel per la Fisica 2016 è andato a David Thouless, Duncan Haldane e Michael Kosterlitz, per la scoperta del 'volto' esotico della materia, ossia dei passaggi che avvengono da uno stato all'altro della materia in condizioni inusuali. Questi studi hanno aperto le porte alla ricerca di nuovi materiali e in particolare di quelli per la superconduttività ad alta temperatura.

Gli esploratori del cuore della materia
Thouless, dell'Università di Washington a Seattle, Haldane, dell'università di Princeton e Kosterlitz, della Brown University, tutti e tre di origine britannica, sono i fisici che fin dagli anni '70 hanno cercato di esplorare il cuore della materia. "Hanno studiato i passaggi che avvengono nella materia quando avviene il passaggio da uno stato a un altro", ha spiegato Marco Grilli, del dipartimento di Fisica dell'Università Sapienza di Roma.
I ricercatori premiati con il Nobel sono stati i primi a vedere che cosa succede quando si passa da un oggetto magnetizzato, come una calamita, a un oggetto che non lo è, oppure da un metallo normale a un metallo superconduttore, o ancora da un fluido normale a superfluido che non ha viscosità. 
Negli anni '70, ha proseguito Grilli, Kosterlitz e Thouless sono stati i primi a osservare i passaggi che avvengono nei materiali che hanno solo due dimensioni, scoprendo che "esisteva un modo nuovo nei quali la materia poteva passare da una fase a un'altra", ha spiegato ancora Grilli. In particolare hanno scoperto che durante questi processi, chiamati passaggi di fase, la materia parte da uno stato ordinato per diventare disordinata. Hanno scoperto inoltre che questo passaggio avviene con la formazione di vortici che si estendono progressivamente. Haldane si è occupato invece del modo in cui il passaggio da uno stato all'altro può avvenire in modo diverso in materiali diversi e che queste differenze dipendono dalla struttura interna, più o meno complessa. 

I vincitori del Nobel per la Fisica 2016 sono tutti e tre di origini britanniche e da decenni lavorano negli Stati Uniti.
David Thouless, 82 anni, è professore emerito nell'Università di Washington a Seattle. E' nato nel 1934 in Gran Bretagna, a Bearsden, e ha studiato negli Stati Uniti, nella Cornell University di Ithaca.
Michael Kosterlitz, 74 anni, insiegna Fisica nella Brown University di Providence. E' nato in Scozia, ad Aberdeen, nel 1942 e ha studiato a Oxford.
Duncan Haldane, 65 anni, insegna Fisica nell'Università di Princeton. E' nato a Londra nel 1951 e si è trasferito negli Stati Uniti dopo gli studi nell'università di Cambridge.

Cnr, premio ai 'mattoni' del futuro quantistico  
Il Nobel per la Fisica è un premio ''ai mattoni di un futuro quantistico''. Lo afferma il presidente del Condiglio nazionale delle Ricerche (Cnr), Massimo Inguscio, in merito all'assegnazione del Premio Nobel per la Fisica 2016 a David Thouless, Duncan Haldane e Michael Kosterlitz. ''Questi nuovi materiali quantistici 'esotici' - spiega Inguscio - proteggono dai disturbi dovuti a rumore, impurità e disordine. In tal modo vengono preservate quelle caratteristiche che aprono prospettive reali nello sviluppo di mattoni fondamentali per le tecnologie del futuro, ad esempio di bit quantistici estremamente stabili che potrebbero avvicinare la realizzazione di calcolatori rivoluzionari''. Il Cnr, in sinergia con il mondo universitario, sottolinea in una nota, ''lavora in questi campi di frontiera sia con nuovi materiali allo stato solido che con simulatori con atomi ultrafreddi. Ed è tanto impegnato in questo sforzo verso il futuro da coordinare la road map italiana nella importante flagship lanciata dall'Europa proprio sul tema delle tecnologie quantistiche''.