domenica 23 luglio 2017

L'essere donna.



Si parla tanto di femminicidio, ma non si fa nulla per eliminarlo.

E' come per la mafia, si sa che esiste, si sa che è radicata nelle istituzioni, ma non si fa nulla per eliminarla. Pare immortale, ma immortale è solo la volontà di tenerla in vita per opportunismo.

Quasi giornalmente, ormai, leggiamo che una donna è stata massacrata di botte o, addirittura, uccisa.
Perchè? Perchè l'uomo ignorante non accetta un rifiuto, l'uomo ignorante pensa che la donna sia inferiore, che non sappia prendere decisioni o che non abbia diritto a prendere decisioni e che sia solo un oggetto da manipolare e da utilizzare come serva o, a proprio piacimento, per godimento.

Per l'uomo ignorante c'è solo una donna degna di stima, e non in ogni caso: la propria mamma.

Ma la mamma, prima di diventare la mamma, era una donna, come una qualsiasi donna che incontri per strada alla quale lanci apprezzamenti poco gradevoli e di stampo sessista; come la donna che è tua collega al lavoro ma non ha diritto a fare carriera se non alzando la gonnella e concedendosi allo stronzo di turno; come la donna che trovi al bar e che ti prepara il caffè mentre deve subire le tue frasi che tu ritieni galanti ma sono solo sgradevoli; come la donna che trovi per strada e che ti offre il suo corpo costretta da qualche uomo come te che le usa per fare soldi; come la tua donna, che tu ritieni tua ma è solo di se stessa.

Povera donna, costretta ad essere ciò che non è; costretta a subire violenze giornaliere ovunque vada, schiava di modi di pensare che nulla hanno a che fare con il grado di civiltà ed evoluzione che riteniamo di avere raggiunto.

La donna è il sesso forte, quello che genera i mostri e dedica la sua vita a cercare di migliorarli, quella che pur avendo subito violenze quotidiane e costanti, va avanti ugualmente, a testa alta, senza fermarsi.
Si fa carico di tutto e sopperisce alla viltà degli uomini che la circondano.

La violenza che subisce, non è solo quella fisica, è, soprattutto, quella psichica, quella costrittiva, e non c'è niente di più  penoso, amaro, desolante e doloroso, per una donna, del rendersi conto che chi doveva proteggerla ed amarla altri non era che un aguzzino privo di ogni qualità, virtù, pregio, abilità, capacità, facoltà, talento, attitudine, che la usava solo per interesse personale.

Questo tipo di violenza ti distrugge dentro, ti fa sentire una nullità ti infonde grave frustrazione, e non credo sia facile o possibile riprendersi del tutto, mai.

La donna è un fiore, va curato, apprezzato e valutato per ciò che è: un essere umano senziente, dotato di sensi e sensibilità, nasce, vive, muore come tutti gli esseri viventi, rendiamole la vita più facile.

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