martedì 5 settembre 2017

Democrazia.

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Una democrazia prevede che a governare sia il popolo attraverso i suoi rappresentanti eletti in piena libertà.
I rappresentanti eletti dal popolo dovrebbero, pertanto, garantire ai cittadini che li hanno scelti, benessere e tranquillità.
Il popolo dovrebbe essere, quindi, garantito, supportato, coccolato e soddisfatto.
Ogni cittadino dovrebbe avere un lavoro decente che gli dia la possibilità di guadagnare quel tanto che gli garantisca una sopravvivenza dignitosa e avere tempo libero da dedicare ad un giusto riposo, sia mentale che fisico, alla socializzazione ed alla famiglia.
Dovrebbe anche avere uno spazio di tempo da dedicare allo svago ed alla cura del fisico, un detto latino recita: "mens sana in corpore sano".
Quando le basi del vivere consono e civile vengono a mancare, viene a mancare anche la sruttura stessa di democrazia ed il cittadino vive male, è scontento, insoddisfatto.
Noi stiamo vivendo un periodo in cui le basi del vivere consono e civile sono deficitarie, navighiamo in acque torbide in cui nulla è normale, nulla ha una connotazione, tutto è aleatorio.
Ci siamo affidati, purtroppo, - un po' per stanchezza, un po' per colpa di leggi raffazzonate, pensate e scritte senza criterio o logica, - ad arroganti, presuntuosi ed irresponsabili incompetenti che ci hanno trascinato in un circolo vizioso per cui, per sopperire alle lacune create, vengono fatti rispettare coercitivamente i doveri, ma non vengono riconosciuti i diritti.
E tutto ciò perchè i nostri eletti non riescono a studiare e varare leggi che tendano a creare una continuità, una scorrevolezza, un'adeguatezza, una logicità, allo scorrere della vita del paese intero.
A cominciare da una legge elettorale che sia l'espressione della volontà dei cittadini.
Con la scusa della governabilità, ci stanno togliendo anche la libertà di scegliere da chi farci governare e studiano paradossi per cui l'illogico diventa, come per incanto, lecito e accettabile.
E' inimmaginabile, infatti, che partiti di fazioni ed ideologie opposte si alleino in prossimità delle elezioni per vincere ed accaparrarsi il premio di maggioranza e poi, una volta occupati i seggi in parlamento, riprendere a farsi opposizione ed accapigliarsi l'uno contro l'altro armati in balia di chi li "mazzetta meglio", perchè è bene che si sappia, il 90% dei parlamentari si buttano in politica per assaporare il potere di decidere e per arricchirsi alla faccia di chi li ha votati.
E poi, come mai sentiamo ancora parlare di mafia, 'ndrangheta, camorra, sacra corona unita, quando dovrebbero essere state sgominate e sepolte già da tempo immemorabile?
Non riesco a credere che non riescano ad arrestare un Matteo Messina Denaro latitante da sempre.
No, non credo che la nostra sia una democrazia: la democrazia è quella di Pericle:

PERICLE, DISCORSO AGLI ATENIESI, 431 A.C.

Qui ad Atene noi facciamo così.
Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza. Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.
Qui ad Atene noi facciamo così.
La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo. Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo. Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa. E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benchè in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla. Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia. Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore. Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell’Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sé una felice versalità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.
Qui ad Atene noi facciamo così.