Benny per favore, candidati alla segreteria del PD, menoelle, serve una persona giovane e coraggiosa! Così commentava tale Boris_Loris sul mio blog qualche giorno fa. Lo riprendo ora per qualche considerazione finale, mentre mi appresto a tagliare e a spedire con raccomandata a/r la tessera del Pd alla direzione di Roma, ora che la sua funzione è terminata. E non perchè i partiti politici sono come taxi, come li considerava Enrico Mattei, ma perchè fare parte di questo Pd senza avere i mezzi e il potere per cambiarlo è da masochisti. Rifletto sull'avventura lanciata con la mia autocandidatura alla segreteria nazionale, e mi rendo conto un paio di cose per me sorprendenti. Sono sempre stato molto severo con me stesso e ho sempre avuto i piedi di piombo; non so nè lodarmi nè imbrodarmi, specialità di cui strabocca il Pd. Ma mi rendo conto che fino ad oggi ho rischiato di essere il candidato più credibile tra i tre-quattro che ci sono attualmente in lizza. Ho aperto un sito ricco di funzioni e informazioni completamente dedicato alla candidatura; ho scritto un programma con il quale, con tutto il rispetto, nessuno dei tre- quattro altri può lontanamente competere, e non perchè sono un genio, ma perchè l'ho scritto con voi, con dei tecnici, e senza scrivere frasi retoriche e che tutti vogliono sentirsi dire: in quello hanno eccelso altri. Mi sono sempre confrontato con i miei sostenitori e soprattutto con i miei detrattori, e mai, mai mi sono negato al confronto in ogni luogo e in ogni termine: non ho mai fatto il "figo" e questo ha pagato enormemente, anche rispetto a chi all'inizio mi aveva crocefritto. Chi fra i tre-quattro altri può dire lo stesso? Franceschini, a cui le domande fanno l'effetto dell'Aulin? Bersani, che se avesse i baffi tutti lo chiamerebbero Massimo? E' triste però pensare che un ragazzino abbia, fino ad oggi, messo in campo più credibilità e convizione e competenza di tre-quattro big osannati da militanti che hanno ormai dimenticato la loro storia e i loro ideali, ed è triste che a dirlo non sia il ragazzino, ma centinaia di persone che il ragazzino magari non lo conoscono nemmeno di persona. Curiosamente a rispondere alle mie domande di questi tempi è stato l'unico non in corsa, Weltroni: Ciao Benny, grazie per averrmi scritto. Ho pubblicato nelle note della pagina sostenitori l'intervista di oggi al Corriere della Sera, in cui chiarisco anche le interpretazioni delle frasi su Berlinguer e Craxi. Te la invio, spero che la leggerai e aspetto di sapere cosa ne pensi. A presto, Walter. Da Franceschino, silenzio. E ora, quando ormai è chiara a tutti la farsa che faranno al congresso e alle primarie, il gioco sporco delle tessere regalate e triplicate in alcune città, io restituisco una tessera che non mi appartiene e che mai per un attimo ho sentito mia, ma sempre come un peso, a volte come un imbarazzo. Niente taxi, ripeto. Ma solo perchè, ad eccezione di una decina di uomini e di qualche donna, il Pd ha meritato tutto, fino in fondo, il suo declino, per la caparbietà ad inciuciare, al tenere sempre a galla i peggiori, a sbarrare la strada ai nuovi/ingombranti. E la vicenda Serracchiani, mandata al volo in Europa per evitare una sua candidatura alle primarie che avrebbe distrutto chiunque dei tre-quattro, è la lapide su un partito che purtroppo, purtroppo per le sue potenzialità, ha il destino segnato. L'ultima vergogna, in ordine di tempo, vietare a ripetizione l'iscrizione di Beppe Grillo al partito. A che titolo, con quale legittimità si impedisce a tizio o a caio di iscriversi ad un partito che ha rubato un aggettivo, "democratico", senza i requisiti minimi per farlo? Ehi Sam, ascoltami, non suonarla più, prendi il disco e spaccalo in mille pezzi, e poi mandane uno ad ogni mini dirigente: sarà la loro reliquia.
http://www.bennycalasanzio.blogspot.com/
Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
domenica 2 agosto 2009
Il "consenso" di Bologna all'escort Bondi.
29 anni fa la bomba che scoppiò nella stazione di Bologna seminò una strage di cittadini inermi. Era il 1980, 7 mesi prima che fosse scoperta la Loggia P2 di Licio Gelli. Il corruttore all’epoca era un novello tesserato che apprendeva e pianificava il golpe dolce mentre assisteva alle stragi con la regia del suo venerabile assassino.
Stamane Sandro Bondi, ministro dei beni culturali del governo della MAFIA del corruttore piduista Silvio Berlusconi, era in quella piazza della stazione a raccontare pagliacciate. Ma i bolognesi non sono coglioni. Ricordano e sanno. Checché ne dica il corruttore. Vergogna.
http://www.danielemartinelli.it/2009/08/02/il-consenso-di-bologna-alla-escort-bondi/