Annamaria Fiorillo, il pubblico ministero del tribunale dei Minori di Milano che era di turno quando Ruby (la minorenne marocchina che avrebbe partecipato ad alcune feste a casa di Berlusconi) venne fermata e portata in questura, non diede l’autorizzazione all’affido della ragazza alla consigliera regionale Nicole Minetti (Pdl).
È quanto si apprende da fonti giudiziarie qualificate, riguardo a quanto accadde la notte tra il 27 e il 28 maggio scorsi. Il Pm Fiorillo, contattato più volte dalla polizia, non solo non avrebbe dato il via libera alla consegna della ragazza alla Minetti, ma, a differenza di quanto sostenuto ieri in una nota della questura, non raggiunse mai alcun accordo circa l’affido della giovane alla consigliera, e non lo avrebbe raggiunto nemmeno nel caso fosse arrivata negli uffici di via Fatebenefraterlli una copia dei documenti di identità.
Al magistrato, che comunque aveva disposto che la ragazza fosse collocata din una struttura protetta e, qualora non ci fosse stato posto, che fosse trattenuta in questura, dopo l’identificazione di Ruby non sarebbe mai arrivata una telefonata per chiedere l’autorizzazione ad affidare la minorenne alla consigliera Minetti.
GHEDINI «Continua una incredibile strumentalizzazione di una banale telefonata, quando i fatti sono ormai ampiamente chiariti. Di una vicenda assolutamente priva di ogni connotazione negativa si sta tentando di creare un caso mediatico e per alcuni addirittura giudiziario. Sarebbe davvero gravissimo, anche se contro il presidente Berlusconi ormai si è assistito nel corso degli anni alle più assurde fantasie, che qualcuno potesse costruire artificiosamente ipotesi di reato così come suggerito da certa stampa, su un comportamento che non può che essere valutato come caratterizzato da contenuti assolutamente positivi».
Lo afferma in una nota l’avvocato del premier Niccolò Ghedini, a proposito del `caso Ruby´, sottolineando che «quando saranno resi noti gli atti documentali e testimoniali sarà agevole comprendere la risibilità degli attuali assunti giornalistici. Presto sarà provata l’insussistenza delle accuse».
http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2010/10/31/AMdpukCE-innocente_questura_premier.shtml