(in fondo all'articolo i video della manifestazione)
Un milione a Roma, centinaia di migliaia nelle altre piazze d'Italia. E' stata un successo la grande kermesse per la dignità delle donne organizzata dal comitato "Se non ora quando" nella Capitale e in più di 200 città italiane (guarda le foto).
A dare il segnale di inizio dal palco di piazza del Popolo a Roma è stata l'attrice Isabella Ragonese, attrice, non ancora 30 anni. Ma prima di cominciare c'è stato un minuto di silenzio seguito da un urlo assordante di tutte le persone presenti in piazza. "Sono una bambina, non ho fatto il femminismo - ha detto dal palco la Ragonese tra migliaia di applausi - sono una precaria, sono una madre, sono una commessa, un'impiegata e oggi mi dimetto da tutto. Oggi 13 febbraio scendo in piazza. Una piazza che sta abbracciando tutte le donne e anche tutti gli uomini".
Sul palco anche la regista Cristina Comencini, la deputata finiana Giulia Bongiorno (guarda il suo discorso), la leader della Cgil Susanna Camusso, la presidente della Regione Umbria Katiuscia Marini, le attrici Lunetta Savino e Angela Finocchiaro.
A Milano, invece, dove secondo gli organizzatori hanno partecipato 100 mila persone, sul palco di piazza Castello schierate Franca Rame, che ha letto un suo testo, "l'anti-Santanchè", Paola Cortellesi e altre attrici. La conduzione è stata affidata a Teresa Mannino, le musiche alla dj Federica "Misturapura". Tra le altre, si segnala la partecipazione della storica Eva Cantarella, dell'architetto Gae Aulenti, della scrittrice Silvia Ballestra, di Inge Feltrinelli, del direttore del Secolo d'Italia e di Flavia Perina. Tra gli uomini, presenti il conduttore de L'infedele, Gad Lerner, e l'attore Massimo Cirri.
Ma le manifestazioni contro il premier e in favore della dignità delle donne non si sono svolte soltanto in Italia. Molti nostri connazionali hanno deciso infatti di far sentire la loro voce anche dall'estero e così ecco le foto dei cartelli e dei sit-in organizzati a Parigi, Londra, Tokyo e persino in Bangladesh.
Polemica per le parole della Minetti - Dalle colonne di Affari Italiani prima, e da quelle diLibero, suscitano intanto controverse reazioni le parole del consigliere regionale Nicole Minetti, indagata per induzione e sfruttamento della prostituzione insieme a Lele Mora, a Emilio Fede e ad altre persone. "Perché urlare che le donne sono diverse se abbiamo lottato per la parità dei sessi? Suona come un'incoerenza" ha dichiarato l'ex igienista dentale. (Guarda le foto)
Partendo da un ragionamento sull'origine della parola "grazia", "che gli antichi definivano "bellezza in movimento", Minetti lancia un interrogativo alle manifestanti. "Vogliamo affermare il potere delle donne dimenticando la nostra femminilità? La bellezza non è una qualità minore, ma un punto di forza. Non è un dettaglio estetico, ma un potere che viene da dentro", attacca.
Per il consigliere regionale, poi, non bisogna cedere alla "banale uniformità bella/stupida", che rappresenta "un risultato parziale", ma bisogna considerare nella somma tutti i fattori per dimostrare che "il risultato cambia ogni volta".