ROMA - "Una linea assolutamente affine a quella del presidente": Nicole Minetti, la consigliera regionale del Pdl indagata nella vicenda Ruby, esclude in un' intervista a Repubblica che la sua linea difensiva nel processo per il caso Ruby possa discostarsi da quella del premier Berlusconi.
"Nessuna delle ragazze che compaiono nelle intercettazioni é stata presentata da me al presidente", ribadisce Minetti, che definisce Berlusconi come uomo "affascinate, molto generoso", ma "troppo impegnato e con troppe donne attorno che lo corteggiano".
La consigliera regionale ammette di avere ora "un problema" di immagine.
"Spero di risolverlo impegnandomi al massimo nel mio ruolo istituzionale.
Adesso sta a me dimostrare quello che valgo.
Se alla fine del mandato non ci sarò riuscita - afferma - mi tirerò indietro".
Minetti dice di avere come modello il ministro dell' Istruzione Mariastella Gelmini.
"Riesce a conciliare molto bene il lavoro e la famiglia, e poi è stata la prima donna del Pdl con cui ho avuto un contatto.
Ha avuto la sensibilità di capire che ero un po' in difficoltà quando è venuta fuori questa faccenda".
La consigliera dichiara di immaginarsi tra dieci anni ancora in politica.
"Magari ministro, perché no?".
Ma all' Istruzione, aggiunge, "preferirei gli Esteri".