L'Aquila, 17 giu 2011 - Un nuovo provvedimento di "sfratto", che cadrà tra il 21 e il 25 giugno prossimo, è stato recapitato dalla Struttura di gestione dell'emergenza (Sge) a tre famiglie residenti in altrettanti alloggi popolari del complesso di via dei Verzieri, nella frazione aquilana di Preturo, classificate 'A', ma sulle quali il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, ha emesso un provvedimento di sgombero per il pericolo crollo.
Secondo la Sge le tre famiglie ospitate negli alloggi del progetto C.a.s.e. di Cese di Preturo, devono lasciare quella sistemazione.
I cittadini costretti a questa odissea annunciano proteste clamorose. Il nuovo ultimatum che segue quello di poche settimane fa è stato firmato dal dirigente comunale Paola Giuliani. La decisione è stata presa perché per la Sge il danno non è da attribuire al terremoto, ma alla scadente qualità costruttiva del complesso, per cui non si ha diritto all'assistenza alloggiativa.
La signora Rita Simone, una delle persone coinvolte nella vicenda, esprime anche a nome delle altri cittadini, una profonda preoccupazione: «Non sappiamo dove andare a vivere - spiega - comunque, se la Sge dovesse cacciare dal progetto C.a.s.e. tutti coloro che hanno l'abitazione inagibile per difetti costruttivi pre-sisma, dentro le palazzine antisismiche realizzate dalla Protezione civile rimarrebbe ben poca gente. Tra l'altro - continua - nelle tre famiglie ci sono casi di invalidità civile che aggravano ancora di più il problema. Le soluzioni alternative che ci sono state proposte - conclude la signora - sono inaccettabili: a una donna, addirittura, è stato detto di andare in una casa che non ha neanche il bagno con la doccia ed è stata invitata a lavarsi con la 'bagnarola'».
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