I ricchi non possono dare una mano, già pagano troppe tasse dice la Marcegaglia. Ma chissà a quali ricchi si riferisce, non certo a quelli italiani dove c’è la più alta evasione del mondo, a parte la Grecia che infatti stiamo gloriosamente raggiungendo. E infatti le bugie – compitino del presidente di Confindustria, hanno le gambe cortissime: non bastano le vicende di fondi neri del suo gruppo a fare allungare il nasino, oggi c’è anche la notizia di una grande azienda del vicentino, beccata con 800 operai irregolari e 1,3 miliardi di evasione.
Non si tratta di un capannone semiclandestino, magari riempito di cinesi, ma della Mastrotto group, uno dei più importanti al mondo nella lavorazione delle pelli, dimostrazione evidente di un cancro profondo e diffuso. Del resto Arzignano, vive di questa attività e vive anche di evasione, visto che un anno fa furono già scoperte altre magagne, un sistema generalizzato di occultamento che prende a scusa la globalizzazione per mantenere altissimi guadagni ai proprietari. Il tutto legato e collegato strettamente alla politica e in particolare al leghismo.
A pochi chilometri da Arzignano sorge Adro il paese famoso per aver sperperato soldi pubblici per riempire una scuola di simboli leghisti, ma anche per aver negato il pasto agli alunni i cui genitori non potevano pagare la retta. E questo la dice lunga sul cammino che parte dall’evasione come tollerata e generalizzata indifferenza ai propri doveri di cittadinanza, per divenire pretesa e reazione politica e infine cieco e rivoltante egoismo che se la prende persino con i bambini.
Un anno fa sugli evasori di Arzignano e sugli affamatori di Adro feci un video che ripropongo per la sua straordinaria attualità. E lo dedico ad Emma.